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pulci di notte
Anche il presidente della Treccani scivola sul latino
Le notti insonni di Lorenzetto a far le pulci ai giornali, tra nomi derivati da un luogo geografico scritti in modo errato e congiunzioni avversative mal utilizzate
- Cursus. “La fortuna di questi passi è stata profonda, nei registri più aulici e in quelli più umili: per i primi potremmo ricordare i versi del De partu Virginis (1526) di Jacopo Sannazaro: ‘Parte alia celeres sistunt vaga flumina cursu’ (II, 22: ‘In un’altra parte [al suo passare] i fluenti fiumi arrestano il loro celere corso’)”, scrive Carlo Ossola sul supplemento culturale del Sole 24 Ore. Ci spiace per l’inclito accademico dei Lincei, nonché presidente della Treccani, ma, nonostante i prestigiosi incarichi nel curriculum (professore presso il Collège de France di Parigi; ordinario di letteratura italiana all’Università di Ginevra; docente della stessa materia nelle Università di Padova e di Torino; direttore dell’Istituto di studi italiani presso l’Università della Svizzera italiana a Lugano), egli scivola malamente sulla citazione latina: “cursus”, non “cursu”. E sul nome: “Iacopo”, non “Jacopo”. [21 dicembre 2025]
- Cin cin. Sommario dalla Stampa: “Salvini non farà lo stappo con la maggioranza”. Brindisi rimandato, governo mezzo salvato. [4 dicembre 2025]
- Morta. Box dal Corriere della Sera: “Laura Casagrande, indagata per false informazioni dalla Procura di Roma: il 20 giugno 2024 è stata ascoltata dalla commissione parlamentare d’inchiesta sulla morte di Emanuela Orlandi”. Allora è morta? Quando? Come? Lo ha accertato la commissione parlamentare d’inchiesta? [21 dicembre 2025]
- Recidivo. “Allerta fiumi in Emilia-Romagna / evacuati i comuni nel ravennate”, titola in apertura il Tg3 delle ore 19, recidivo sull’argomento. La minuscola di “ravennate” è scorretta. La grammatica italiana prescrive che i nomi derivati da un luogo geografico vadano scritti con l’iniziale maiuscola: il Ravennate, il Milanese, il Napoletano. [25 dicembre 2025]
- Ventotene. Nel suo editoriale su Panorama, il direttore Maurizio Belpietro parla di Ventotene come dell’isola “che ospitò Altiero Spinelli”. Forse dovrebbe aprire Lo Zingarelli 2026 al lemma ospitare: “Accogliere qualcuno nella propria casa, città, Paese e simili, fornendogli ciò di cui ha bisogno”. Non ci risulta che Spinelli, mandato al confino dal fascismo, abbia trovato un comitato d’accoglienza al suo sbarco nell’arcipelago Ponziano né che gli sia stato fornito tutto ciò di cui aveva bisogno. In particolare, non poteva allontanarsi dall’abitazione senza preventivo avviso all’autorità preposta alla sorveglianza; doveva rispettare gli orari di uscita da casa e di rientro; non poteva frequentare osterie o altri esercizi pubblici, riunioni, spettacoli o trattenimenti. Infine, poteva scrivere una sola lettera alla settimana ai parenti, non più lunga di 24 righe, e soggetta a censura. [17 dicembre 2025]
- Musk. Titolo dal Corriere della Sera: “La sfida alla Ue di Musk”. Esiste un’Unione europea di Musk? No? Allora bisognava titolare: “La sfida di Musk alla Ue”. [9 dicembre 2025]
- Acrobata. Titolo dalla prima pagina di Libero: “Straniero in monopattino stupra due minorenni”. Sarà stato un acrobata del Cirque du Soleil? [20 dicembre 2025]
- Moro. Sulla Stampa, Maria Corbi intervista Albertina Gasparoni, che lavorò nella segreteria particolare del Quirinale e del suo esordio, avvenuto per concorso nel 1969, le fa dire: “Divenni la segretaria del capo di gabinetto del ministro Moro, l’ambasciatore Luigi Cottafavi. I miei ricordi di quel periodo li ho condivisi anche con la sua vedova, Agnese”. Ricordi confusi, che Corbi non corregge: la vedova dello statista dc si chiamava Eleonora (Noretta, nelle lettere che il marito le spedì dalla prigione delle Br). Agnese è la figlia, che fra l’altro fino al 2023 scriveva proprio sulla Stampa. [28 novembre 2025]
- Comitati. Titolo sopra la testata del Fatto Quotidiano: “Ora c’è bisogno del Comitati del no”. Uno solo pareva troppo poco. [15 dicembre 2025]
- Barbera. La classifica dei libri dell’Espresso vede, al dodicesimo posto, San Francesco di “Alessandro Barbera, Laterza”. Effetti dei brindisi di fine anno: l’autore si chiama Barbero. [19 dicembre 2025]
- Invivibili. Titolo dalla Verità: “Città ormai invivibili / Ma i sindaci dem vivono sulla Luna”. Non si capisce il senso della congiunzione avversativa “ma”. Se le città sono davvero ormai invivibili, i dem devono pure trasferirsi a vivere da un’altra parte. [3 dicembre 2025]
- Sciangai. Frase dello psichiatra Paolo Crepet in un titolo del Corriere della Sera: “‘Milano capitale confusa non sa bene dove andare’”. E neanche dove mettere le mani, visto che Candida Morvillo, nel pezzo sottostante, prima scrive “Shangai” (con una sola h) e poi per quattro volte “Shanghai” (con due h), sempre con la maiuscola, per indicare il gioco da tavolo. Che però si chiama sciangai oppure shangai, entrambi di rigore con la minuscola, anche per non confondere il passatempo di origine cinese con la quasi omonima città di Shanghai. [1° dicembre 2025]
- Rugby. Post del Gazzettino su Facebook: “Nostra Signora del Rugby, a San Bortolo si inaugura la prima chiesa d’Italia”. Non esageriamo. Per quanto la notizia possa apparire demenziale, a Rovigo, nella parrocchia di San Bortolo, hanno solo dedicato un altare a “Nostra Signora del Rugby”. Ciononostante, Il Gazzettino esagera e si contraddice sul proprio sito: “Nostra Signora del Rugby, inaugurata la prima cappella d’Italia in una chiesa dedicata alla palla ovale”. Gesù, fate luce. [25 novembre 2025]
- Anni. Titolone nelle pagine culturali del Corriere del Veneto: “Il Principe del Polesine / Cibotto annusava la vita con l’aiuto di una risata”. Sottotitolo: “Il ritratto di Elisabetta Sgarbi a 100 anni dalla morte dello scrittore. ‘Veniva a casa nostra a Ro Ferrarese e mi chiamava Ofelia, suscitando il disappunto di mio padre’”. Con l’aiuto di una risata, ne deduciamo che Elisabetta Sgarbi oggi dovrebbe avere più di un secolo, se non fosse che Toni Cibotto nacque nel 1927 e morì nel 2017. [2 dicembre 2025]