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pulci di notte

È un Fatto: il polmone del maiale fa respirare i morti

Stefano Lorenzetto

Andreotti resuscitato con un altro nome, case volanti e capisaldi parlanti. Le notti insonni di Lorenzetto a far le pulci ai giornali

 

  • Deficit. Marcello Sorgi, ex direttore della Stampa, in un editoriale ospitato dalla medesima testata si esibisce sullo stato di salute dell’economia italiana: “Ma la convalescenza dura ancora. E per fare un solo esempio, il rapporto deficit/pil, uno dei principali indicatori di salute o malessere agli occhi di Bruxelles, pur essendo sceso di dieci punti, dal 145,7 per cento al 135,3 nel 2024, resta ancora molto alto”. Sfondone clamoroso. Sorgi parla del rapporto deficit/Pil, ma i valori che indica (145,7 e 135,3 per cento) non corrispondono a un deficit, bensì al rapporto debito pubblico/Pil. Ha scambiato deficit/Pil con debito/Pil. Non c’è da meravigliarsi: nel 2007, sempre sulla Stampa, confuse il tennista Boris Becker con il politico Boris Johnson, annunciando in prima pagina “la sua probabile elezione a sindaco di Londra”. [2 settembre 2025]

 

  • Respirazione. Titolo dal sito del Fatto Quotidiano: “Polmone di maiale geneticamente modificato trapiantato in un uomo cerebralmente morto”. Notevolmente migliorata la capacità respiratoria del defunto. [26 agosto 2025]

 

  • Appropriazione. Maurizio Belpietro, direttore della Verità, nel suo editoriale di prima pagina: “Da Cuperlo a Delrio per finire con Bindi, si capisce che i quadri del Pd sono preoccupati di quella che l’ex ministro della Sanità definisce ‘l’appropriazione indebita dei cattolici’. Il senso del suo intervento su Avvenire è chiaro: giù le mani, sono roba nostra”. Peccato che della frase citata fra virgolette da Belpietro non vi sia alcuna traccia nell’intervento di Bindi su Avvenire. [31 agosto 2025]

 

  • Copywriter. La scrittrice Viola Ardone in un editoriale sulla Stampa si occupa dell’“inventore di una piattaforma dal nome fortemente evocativo: Phica, col ph” e chiosa: “Deve aver fatto il classico, il furbacchione in oggetto. Immagino le pacche sulle spalle dei compagni di merende e i ‘cinque’ a piene mani che sono volati quando questo arguto copyrighter, un bel po’ di anni fa, pare, ha annunciato il suo brillante progetto. Phica, ma si pronuncia ‘effe’, capito?”. Il “copyrighter” nella lingua inglese non esiste. Semmai c’è il copywriter (redattore di testi pubblicitari, creativo), capito? Più avanti, Ardone si stupisce “della messi di meme e commenti ironici che lo scoperchiamento di queste cloache social ha generato”. Signora, a lei la scelta: o “della messe” o “delle messi”. [30 agosto 2025]

 

  • Pusillanimità. Dall’editoriale di prima pagina del direttore della Stampa, Andrea Malaguti: “Ottima premessa per ragionare sui motivi ci consegniamo agli algoritmi con la stessa pusillanimità con cui l’Europa si consegna a Trump”. Tutto chiaro. [31 agosto 2025]

 

  • Conflitti. Titolo dal Corriere della Sera: “Leone XIV riceve Salvini: ‘No alla guerra per i conflitti’”. Cioè? [30 agosto 2025]

 

  • Andreotti. Incipit di Gianni Dragoni sul Fatto Quotidiano: “Il popolo dei ciellini si è spellato le mani per Giorgia Meloni, in passato aveva accolto con ovazioni Silvio Berlusconi e Giorgio Andreotti”. Ma allora il divo Giulio è davvero eterno! Era già risorto sotto falso nome prim’ancora di morire. [1° settembre 2025]

 

  • Innominato. “Lei è stato definito in tanti modi: guru, eminenza grigia, stratega, padre nobile del Pd. Quali di queste definizioni condivide e quali rifiuta?”. Comincia con questa domanda un’intervista firmata da Emilio Carelli, direttore dell’Espresso. Chi sarà l’intervistato? Non vi è traccia dell’innominato nemmeno nelle 122 righe che seguono. Per scoprirne l’identità bisogna leggere due righe sotto il sommario: “Colloquio con Goffredo Bettini di Emilio Carelli”. Così non va. Secondo la buona prassi giornalistica, non devono esistere testi che non contengano ciò che viene esplicitato nei titoli, dato che sono i secondi a essere ricavati dai primi, non viceversa. [22 agosto 2025]

 

  • Cavi. Titolo dal sito del Giorno: “Sondrio, in via Bormio non si possono interrare i cavi elettrici. Per il progetto Pinqua il sindaco promette: ‘Si sposteranno le case’”. Senso pratico. [30 agosto 2025]

 

  • Capisaldi. Marco Imarisio sul Corriere della Sera: “Maestro della dissimulazione, in un raro momento di franchezza Gromyko riassunse così i capisaldi della sua tattica negoziale, secondo le note prese da uno di loro, Oleg Grinevski”. Non sapevamo che i capisaldi scrivessero. [16 agosto 2025]

 

  • Suicida. Mario Giordano risponde a un lettore sulla Verità: “Il problema è che l’intero sistema sanitario oggi regge su un gigantesco conflitto d’interesse perché le istituzioni (Agenzia europea del farmaco e Oms), la ricerca, la formazione dei medici e l’informazione (tv e giornali) sono finanziati da Big Pharma. Per questo quando il professor De Donno parla della cura al plasma viene demonizzato: perché è una cura gratis, che non fa guadagnare Big Pharma”. Premesso che sarebbe stato preferibile il verbo riflessivo “si regge”, il primario mantovano Giuseppe De Donno (che non era professore) purtroppo non parla più da tempo perché morì suicida il 27 luglio 2021. Quindi servivano i verbi al passato remoto: “parlò” e “venne demonizzato” [13 agosto 2025]

 

  • Configgere. Dall’editoriale di prima pagina del direttore della Verità, Maurizio Belpietro: “Un testo tanto lungo quanto inconsistente, in cui brillano due sostantivi che configgono: fango e trasparenza”. Configgere significa “conficcare, inchiodare”: riteniamo che i due sostantivi citati possano, al massimo, confliggere. [13 agosto 2025]