Ansa
Preghiera
San Bernardo, proteggi i tre bambini del bosco
Come potrebbero gli insegnanti dell'atea scuola odierna gareggiare con la saggezza insuperabile degli alberi?
San Bernardo di Chiaravalle, non ti hanno mica letto le assistenti sociali abruzzesi, i giudici dei tribunali aquilani, e sì che non c’era bisogno di affrontare l’intero tuo epistolario, bastava questo frammento peraltro abbastanza noto: “Troverai più nei boschi che nei libri. Gli alberi e le rocce ti insegneranno cose che nessun maestro ti dirà”. E se già i maestri del XII secolo perdevano il confronto con querce e faggi, figuriamoci gli insegnanti dell’atea scuola odierna: perderebbero una gara anche con muschi e licheni.
Lassù sulle montagne abruzzesi, i tre bambini sottratti ai genitori vivevano senza energia elettrica, acqua corrente, termosifoni, dunque a impatto ambientale zero, proprio come viveva, da piccolo, mio padre sulla montagna lucana. Adesso che ci penso, pure io da bambino ho vissuto per qualche tempo con il bagno esterno, in una casa di ringhiera nel centro storico di Caserta, chissà se aveva l’abitabilità... San Bernardo, anziché leggere te, o almeno Jünger e Thoreau, gli scrittori del “passaggio al bosco”, sembra che i funzionari pubblici abbiano letto Hegel e Hobbes, i filosofi dello Stato totale. Paura. San Bernardo, proteggi i tre bambini e riportali ai loro insuperabili maestri: lecci, salici, olivi, roverelle.