Giotto, San Francesco dona il mantello a un povero, 1296-1299
Preghiera
San Francesco, uomo estremo, ci ha salvato dagli estremismi
Oggi molti capovolgono il suo metodo: conducono vite del tutto mediocri, ma sostengono ideologie incendiarie. Come gli ambientalisti, che sono incapaci di qualsivoglia scelta e si lasciano trascinare dalle correnti, eppure compiono azioni devastanti come comprare cibo bio
“Tu, Francesco, non sei l’estremista. Sei un uomo estremo, ma sei colui che ci ha salvato dagli estremismi. Amavi madonna Povertà ma non per questo disprezzavi la vita”. Lo scrive Davide Rondoni in “La ferita, la letizia” (Fazi) che è un faccia a faccia con San Francesco, un flusso di conversazione, un esercizio di ammirazione.
Però questa cosa dell’estremo e dell’estremismo, della differenza fra l’essere radicali nella biografia e nell’ideologia, illumina anche altre scene. Se San Francesco fece la scelta estrema della povertà e combatté l’estremismo pauperista, molti oggi ne capovolgono il metodo, conducendo vite spente mentre sostengono ideologie incendiarie. Ad esempio l’ambientalismo che sta distruggendo il benessere europeo. Gli ambientalisti sono spesso persone molto medie, incapaci di qualsivoglia scelta siccome il loro conformismo è un lasciarsi trascinare dalla corrente, eppure compiono azioni devastanti come comprare cibo bio. Costoro, che credono di poter fermare il cambiamento climatico, discendono dagli apocalittici medievali, eretici forsennati a cui il francescanesimo fece da argine. Come scrive Rondoni, nel 1209 Papa Innocenzo e San Francesco mettono “a punto con pochi sguardi la strategia che salva l'Europa dal divenire terra di estremismo spiritualista”. Avercene ora di giganti così.
Preghiera
Le ferite e l'entusiasmo dei toreri