
foto Olycom
Preghiera
Prego di arrivare sano in estremo oriente, cioè a Otranto
Il limite invalicabile per un italofono puro come me. Prego san Giuseppe da Copertino di proteggere il mio arrivo in macchina (su comoda automobile diesel), di farmi trovare pochi cantieri e pochi camion, e subito un parcheggio
San Giuseppe da Copertino, oggi pomeriggio devo pregarti pubblicamente a Otranto in “A Sud del Sud dei Santi. Il sacro nella poetica di Carmelo Bene”, e intanto ti prego privatamente di farmi arrivare laggiù sano e salvo. Non ti prego di farmi arrivare in volo, non ti voglio imitare, e poi oltre a non essere un Santo non sono un uccello né un turista. Non ti prego di farmi arrivare via mare, dal mare arrivano i Turchi e io sono cristiano. Otranto per me, puro italofono, è l’Oriente estremo, il limite invalicabile: a Otranto non sogno la Grecia, sogno Maglie.
Ti prego di proteggere il mio arrivo in macchina, sai quanto amo viaggiare in autostrada specialmente di notte, su comode automobili diesel che sono l’esatto contrario delle vetturette elettriche e ideologiche auspicate da Ursula von der Leyen, sai quanto amo il gasolio, l’asfalto nuovo, i cappuccini degli autogrill, le canzoni dell’autoradio, fammi trovare pochi cantieri e pochi camion, fammi trovare subito parcheggio, non sono umile come te ma sono comunque un uomo semplice, mi bastano i miracoli piccoli e quando va bene qualcosa, anche soltanto un pranzo, un incontro, una giornata, riconosco il prodigio.