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Preghiera

Il libro più bello mai scritto sulla corrida

Camillo Langone

E' "Juan Belmonte matador di tori" di Manuel Chaves Nogales. Data la mia passione per la corrida, devo assolutamente evitarlo: mi ecciterebbe troppo

Mi si lasci in pace, me lo si tenga lontano “Juan Belmonte matador di tori” di Manuel Chaves Nogales (Settecolori). Sembra che sia il più bel libro mai scritto sulla corrida e anche Mughini qui ne ha parlato bene, dunque lo devo assolutamente evitare. Perché io i libri li prendo molto sul serio, non ho mai letto nulla per passatempo: leggo per nutrimento, per godimento e però moderato. So che “Juan Belmonte” mi ecciterebbe troppo.

Già considero la corrida una meraviglia, una sublime liturgia fatale, cosa potrei fare di più? Passare all’azione? Gettarmi nell’agone? Trasferirmi in Spagna? Non sono Hemingway e nemmeno Montherlant. Mi esalta troppo la tauromachia e io come Orazio, Seneca, Agostino anelo alla tranquillità, al massimo potrei leggere un libro con la storia di uno che tira il collo alle galline, se esiste.

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  • Camillo Langone
  • Vive tra Parma e Trani. Scrive sui giornali e pubblica libri: l'ultimo è "La ragazza immortale" (La nave di Teseo).