
Preghiera
Il problema è la gente. La gente è brutta gente
Ad aggredire la famiglia di ebrei francesi in autogrill non sono stati degli italiani, è stata la gente. La gente è diversa dalle persone: alle persone puoi spiegarlo che a Gaza le responsabilità sono individuali, che vanno distinti i singoli dalle etnie, dalle nazioni, dai governi, dalle religioni. La gente invece non capisce
Mai creduto agli italiani brava gente, un mito da cinema neorealista, sempre stato più dell’idea di quei viaggiatori inglesi che giudicavano la penisola “un paradiso abitato da diavoli”. Ma pure questa è un’esagerazione. Ad aggredire la famiglia di ebrei francesi nell’autogrill della Milano-Laghi non sono stati gli italiani: è stata la gente. Dunque il problema non sono gli italiani, il problema è la gente. La nazionalità della gente non ha molta importanza, la gente è innanzitutto gente. A una persona puoi cercare di spiegarlo che perfino a Gaza le responsabilità sono personali, mentre alla gente meglio non provarci: troppo difficile, nella ressa, nella fretta, distinguere persona e persona e figuriamoci esercito ed etnia, nazione e stato, governo e religione...
La cosa che più mi ha impressionato, nel video dell’aggressione, è che gli aggressori non sembravano islamisti né altri estremisti, non comunisti, non ultras, non naziskin, sembravano e probabilmente erano persone normalissime, gitanti: la banalità del male. René Girard avrebbe notato certe assonanze con la Passione di Cristo e avrebbe parlato di “un volgare fenomeno di capro espiatorio, il risultato di un contagio mimetico”. Io sintetizzo: la gente è brutta gente.