Foto di Tetiana Padurets su Unsplash

Preghiera

Motivi per avere sempre un contadino vicino

Camillo Langone

Affinchè la frutta non sia umiliata da una confezione e inquinata dall’emissione di uno scontrino, conoscere un frutticoltore amatoriale è ormai indispensabile

Prego di avere sempre un contadino vicino, o anche un frutticoltore amatoriale: ho capito che per la frutta è indispensabile. Per la verdura meno, si trovano ortaggi commestibili anche dai fruttivendoli, e per quanto riguarda patate e carote riesco a comprare perfino nei supermercati. Sarà pure per questo, per la tristezza della frutta a disposizione di chi vive lontano dal contadino, che il consumo nazionale di frutta fresca, specie se sfusa, arranca. Mentre la mia frutta preferita non è mai umiliata da una confezione e non è mai inquinata dall’emissione di uno scontrino...

Uno dei piaceri della mia estate sono i fichi, di diverso nome, formato, colorazione a seconda del periodo, fichi appunto di un contadino a pochi passi, raccolti perfettamente maturi poche ore prima del mio morso perverso (li mangio con la buccia e tutto). In una grande città, ma anche in una città media, come si fa? Dopo tanti anni ho ritrovato i gelsi bianchi (o more bianche di gelso), frutticini rari ed effimeri, ormai sconosciuti ai più. Grazie a un’amica che possiede qualche gelso a qualche chilometro. So bene di essere un privilegiato. Prego che la pacchia prosegua.
 

Di più su questi argomenti:
  • Camillo Langone
  • Vive tra Parma e Trani. Scrive sui giornali e pubblica libri: l'ultimo è "La ragazza immortale" (La nave di Teseo).