Giorgio Soavi (Olycom)

Preghiera

Perché leggere Giorgio Soavi

Camillo Langone

Lode al critico d'arte che disprezzava i critici d'arte

“Il quadro che mi manca” di Giorgio Soavi è il libro sull’arte che mi mancava, dello scrittore d’arte che mi mancava. Mi mancava un simile, un fratello che come me disprezzasse i critici d’arte: “Per prima cosa non sanno scrivere; e questo basta e avanza”. E le mostre: “Non sono mai stato attraversato da una mostra, ma da un solo quadro per volta”. E Bacon: “Le tragedie di Bacon mi mortificavano più che esaltarmi, e al racconto delle urla e dei visi umani preferivo un racconto della natura”. Non ho avuto modo, non ho fatto in tempo a conoscerlo di persona Soavi, morto vecchio nel 2008, ma adesso recupero godendomi questa riedizione Johan & Levi, tangibilmente bella come le cose che piacevano a lui, esteta prima che poligrafo, e parlo soprattutto di quadri e di donne, e di donne nei quadri e dunque di quadri di Balthus, Delvaux, Picasso (e William Bailey, Dieter Kopp, Paolo Vallorz...), più lodati proprio quando più “carnosi” e “appetibili”. Sono pagine dedicate ai “grandi corpi bianchi sdraiati” e un uomo che aveva sogni così oziosi non poteva che essere uno splendido conservatore: “Il mondo è piacevole, anzi bellissimo, purché stia fermo immobile”.

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  • Camillo Langone
  • Vive tra Parma e Trani. Scrive sui giornali e pubblica libri: l'ultimo è "La ragazza immortale" (La nave di Teseo).