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preghiera

Anche la provincia è affollata, e il viaggiatore misantropo si dispera

Camillo Langone

Sembra che tutti gli italiani vadano dappertutto e c'è da capirli, con la bomba che incombe bisogna cogliere l'attimo. Ma a Udine cosa caspita ci vanno a fare? A occupare posti nei ristoranti e negli alberghi dove volevo andare io?

Sempre più dura la vita del viaggiatore misantropo: perfino Udine è affollata, perfino Ascoli Piceno… Non ambisco a soggiorni romani, fiorentini, veneziani, figuriamoci, sono un italiano italico, un provinciale tranquillo, mi trovo a casa solo nelle piccole città. E però sono sempre più piene anch’esse, dal venerdì in avanti. Sembra che tutti gli italiani vadano dappertutto e li capisco, con la bomba che incombe bisogna cogliere l’attimo. Ma devono tutti andare negli alberghi dove volevo dormire io? Nei ristoranti dove volevo pranzare io? A Udine poi cosa caspita ci vanno a fare? Tutti come me devoti alla Madonna dell’Uva della Loggia del Lionello e alla mortadella di Pieri Mortadele? Non credo proprio. Toccherà trovare alternative, città ancora più piccole, defilate, segrete: prego che nessuno mai si accorga dell’esistenza di Gorizia e di Teramo.

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  • Camillo Langone
  • Vive tra Parma e Trani. Scrive sui giornali e pubblica libri: l'ultimo è "La ragazza immortale" (La nave di Teseo).