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Non bevete vino Bio

Camillo Langone

Roberto Cipresso in “Vino. Il romanzo segreto” (Piemme) racconta la sua formidabile carriera di enologo internazionale e stronca anche il Biodinamico

La prossima volta che l’amico lettore, al ristorante o al supermercato o in enoteca o nell’e-commerce, incapperà in un vino che si vanta di essere Bio, ricordi che “la viticoltura biologica fa uso del rame, per legge un pesticida, prodotto fra i più deleteri per il suolo e le acque essendo un metallo pesante e non degradabile”. Roberto Cipresso in “Vino. Il romanzo segreto” (Piemme) racconta la sua formidabile carriera di enologo internazionale e dopo il Bio, che fra l’altro, sappiatelo, compatta il terreno e inquina l’aria più della viticoltura cosiddetta convenzionale, stronca il Biodinamico con toni filosofico-leopardiani: “Abbandonare il vino al proprio destino, vale a dire al capriccio della natura, comporta la mortificazione dell’uomo, ridotto a spettatore rinunciatario che si abbandona fideisticamente al fato”. La prossima volta che l’amico lettore, al ristorante o al supermercato o in enoteca o nell’e-commerce, incapperà in un vino che si vanta di essere Biodinamico, rinunci a prenderlo, oppure quando si ammala rinunci agli antibiotici e si abbandoni coerentemente al fato.

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  • Camillo Langone
  • Vive tra Parma e Trani. Scrive sui giornali e pubblica libri: l'ultimo è "La ragazza immortale" (La nave di Teseo).