Fiaccolata per commemorare Desirée Mariottini, uccisa in uno stabile di San Lorenzo (foto LaPresse)

In Italia gli uomini in divisa abbondano, ma non a San Lorenzo

Camillo Langone

"Le risorse non bastano", dicono. Allora chi incolpare delle negligenze al termine delle quali è stata uccisa Desirée?

San Lorenzo che finisti sulla graticola, chi mettiamo sulla brace per la lunga serie di negligenze, sciatterie, grettezze, diserzioni e connivenze al termine della quale una ragazza di 16 anni viene stuprata e uccisa da un branco di spacciatori africani nel quartiere quasi centrale di Roma che da te prende il nome? E’ tutto il giorno che me lo domando, fra impotenza e disperazione e pena per la ragazza morta, per i suoi genitori, per tutte le ragazze italiane di 16 anni, ma anche di 14 e 18, e le loro madri e i loro padri. La risposta ce l’avrei però è lunga un chilometro e devo sintetizzare e non prendere querele. Proprio oggi a pranzo un produttore di salumi mi ha raccontato di aver ricevuto all’alba la visita di quattro carabinieri quattro, per questioni di etichettatura. In Italia gli uomini in divisa abbondano, quando c’è da contestare una quisquilia a un imprenditore, a un uomo pacifico che lavora sedici ore al giorno per pagare dipendenti e fornitori. Ma “le risorse non bastano, gli organici sono quelli che sono”, dicono i capi delle forze dell’ordine. San Lorenzo sulla graticola, lascia libera un po’ di brace a chi, quando uccidono una ragazza, accusa il contribuente di non contribuire abbastanza.

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  • Camillo Langone
  • Vive tra Parma e Trani. Scrive sui giornali e pubblica libri: l'ultimo è "La ragazza immortale" (La nave di Teseo).