Vittorio Messori (foto LaPresse)

Si ricominci a parlare di Gesù coi megafoni

Camillo Langone

Una biografia di Vittorio Messori per riassaporare gli anni in cui la chiesa era in fermento

Certamente non ho letto “Una fede in due. La mia vita con Vittorio” di Rosanna Brichetti Messori (Ares) per conoscere dettagli privati del grande apologeta: ho tutti i vizi meno quello del voyeurismo. Della biografia della moglie di Messori ho apprezzato i capitoli che raccontano il fervore dei giovani cattolici italiani negli anni Sessanta. Difficile non provare un pizzico di invidia: a Roma c’erano Kiko Argüello e don Josemaría Escrivá, un po’ ovunque i ciellini di don Giussani e i focolarini di Chiara Lubich, ad Assisi la Pro Civitate Christiana che attirava personaggi come Alberto Sordi, Paolo Stoppa, Jean Sorel, perfino Pier Paolo Pasolini, e nelle cui file l’autrice militava, andando in missione nelle strade e nei mercati parlando di Gesù con un megafono. Fantastico! La Chiesa in quegli anni era piena di problemi ma anche di fermenti. Adesso sembra piena solo di problemi: si ricominci a parlare di Gesù coi megafoni.

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  • Camillo Langone
  • Vive tra Parma e Trani. Scrive sui giornali e pubblica libri: l'ultimo è "La ragazza immortale" (La nave di Teseo).