Ogni volta che parlo di quanto siano cattoliche le bottiglie borgognotte (spalle spioventi) e protestanti le bordolesi (spalle alte), vedo dipingersi sui volti un’espressione a dir poco perplessa
3 Marzo 2017 alle 05:45
Foto di Jeff Kubina via Flickr
Joris-Karl Huysmans, solo tu mi puoi capire. Ogni volta che parlo ai cattolici, ai sommelier, ai sommelier cattolici, di quanto siano cattoliche le bottiglie borgognotte (spalle spioventi) e protestanti le bordolesi (spalle alte), vedo dipingersi sui loro volti un’espressione a dir poco perplessa. Provo a spiegarmi ricordando gli ugonotti di Bordeaux e i monaci di Borgogna ma l’unico risultato è nuocere ulteriormente alla mia reputazione: solo un maniaco può immaginare che la forma di una bottiglia sia di una religione anziché di un’altra… Dunque consiglierò il tuo ultimo romanzo, “L’oblato”, tradotto in italiano dalle monache benedettine di Bergamo e pubblicato da D’Ettoris. Non vi parli di Bordeaux ma di Borgogna e un personaggio racconta l’intimo rapporto fra quei monasteri e quel vino: “La riserva Vougeot e quella Chambertin, onore della nostra Borgogna, sono state coltivate una dai monaci cistercensi, l’altra dai monaci di Cluny; Citeaux ha posseduto vigneti dalle parti di Corton e Romanée. Non si può negare che i vigneti più rinomati della nostra provincia siano sorti dall’arte vinicola dei cenobiti!”. Nessuno più neghi che le bottiglie borgognotte (spalle spioventi) siano più cattoliche delle bottiglie bordolesi (spalle alte).
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Commenti all'articolo
lorenzolodigiani
03 Marzo 2017 - 19:28
Come si distingue un sommelier cattolico da uno che non lo e'?
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