Oltre a Kasper anche Zuckerberg vuole distruggere la chiesa

Camillo Langone
Sant’Ignazio di Antiochia, tu scrivesti che “senza i sacerdoti non c’è Chiesa” e allora tieni presente che a brigare per incenerire la Sposa di Cristo non c’è solo Kasper, c’è anche il padrone di Facebook che sta imponendo ai sacerdoti cattolici di spogliarsi del don. Ossia di rinnegarsi

Sant’Ignazio di Antiochia, tu scrivesti che “senza i sacerdoti non c’è Chiesa” e allora tieni presente che a brigare per incenerire la Sposa di Cristo non c’è solo Kasper, c’è anche Zuckerberg. In questi giorni il padrone di Facebook sta imponendo ai sacerdoti cattolici, per sue logiche imperscrutabili e indiscutibili (Facebook è un’autocrazia), di spogliarsi del don. Ossia di rinnegarsi. Già molti sacerdoti cattolici negli ultimi tempi si sono autospogliati, autodistrutti privandosi dell’abito ecclesiastico per vestirsi masochisticamente con giacchette scure da pastori protestanti o sindacalisti Cgil o controllori Trenitalia: quindi oggi su Facebook molti preti sono del tutto indistinguibili dai laici e dagli atei. Sant’Ignazio, padre della Chiesa, il catechismo dice che attraverso “il ministero ordinato la presenza di Cristo è resa visibile in mezzo alla comunità dei credenti”, pertanto ti prego di paternamente illuminare questi sacerdoti, di mostrar loro che accettando di firmarsi e vestirsi da laici non solo stanno rendendo invisibili sé stessi, stanno rendendo invisibile Cristo.

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  • Camillo Langone
  • Vive tra Parma e Trani. Scrive sui giornali e pubblica libri: l'ultimo è "La ragazza immortale" (La nave di Teseo).