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le parole del ministro
Sul tema degli asset russi ci sono dubbi. Sulle armi no. Parla Crosetto
Il ministro della Difesa spiega perché l’Italia non arretrerà sull’invio delle armi all'Ucraina
La voce che “l’Italia non darà più armi” all’Ucraina gira come una scorciatoia: netta, polarizzante, perfetta per trasformare una sfumatura in svolta. La discussione vera, in queste ore, riguarda semmai la forma del prossimo “decreto Ponte” e il peso maggiore degli aiuti civili nel 2026 – dai generatori alle forniture energetiche – come viene raccontato anche nel dibattito di maggioranza. Ma la linea sulla sostanza non viene capovolta.
Sul tema degli asset russi ci sono dubbi. Sulle armi no. Lo conferma al Foglio il ministro della Difesa Guido Crosetto: “Continueremo a supportare l’Ucraina. Anche perché dopo averlo fatto per quasi quattro anni, smettere di farlo nel momento in cui si sta forse trovando una soluzione, sarebbe assurdo. Lo faremo con aiuti civili e militari, come abbiamo sempre fatto, per consentirgli di difendersi”. Tradotto: si può cambiare il mix, non il principio. La linea reggerà? Dita incrociate.