I sabotatoti di Natale
Casa Meloni: Salvini "offeso" da Giorgetti e Meloni sul Piano Casa usa Kyiv come diversivo. La Russa "avvisa" Mattarella
In Cdm passa il nuovo codice dell'edilizia voluto dal leader della Lega, ma non gli basta. I rapporti testi fra Freni e Borghi. Il presidente del Senato parla di legge elettorale e spiega al capo dello stato che "sui tempi non può intervenire"
E sarebbero questi gli alleati di Meloni, gli amici che dovrebbero aiutarla? Si è assemblato un tandem di adorabili straparlanti su Ucraina e legge elettorale. Sono Matteo Salvini e Ignazio La Russa. Non vogliono far cadere il governo ma riempire i giornali, usare la provocazione come petardo di Natale. Ecco cosa dice La Russa, in visita alla Camera, sulla legge elettorale: “Sui tempi di approvazione della legge, il Capo dello stato non può intervenire. E’ una prerogativa del parlamento, semmai può intervenire sulla costituzionalità delle norme contenute nella legge”. L’altro è Salvini. Quando minaccia di non votare il decreto Ucraina, sulle armi, lo fa soltanto per distrarre. In Cdm è stato approvato il ddl delega sull’edilizia, il ddl di Salvini, ma Salvini è in realtà scontento. E’ “irritato ”offeso” con il ministro Giorgetti che non apre la borsa per il suo Piano casa. Nel corso dell’ultima riunione del dipartimento economia della Lega, Federico Freni, un leghista responsabile, ha avuto un confronto duro, su Ucraina e manovra, con Claudio Borghi, il dadà di Mosca.
Andate a prendere le cronache dello scorso anno. Anche nel 2024 Salvini annunciava di non voler votare il decreto sull’invio delle armi in Ucraina. Lo voterà ovviamente in uno dei tre Cdm previsti prima di Natale. Si ripete lo stesso canovaccio, lo stesso film del 2024, ma con l’aggiunta di La Russa. Meloni per fortuna ha altri gusti. Ieri è andata a Cinecittà, alla prima di “Brunello”, il documentario su Brunello Cucinelli di Giuseppe Tornatore e tra gli ospiti c’erano anche Mario Draghi (presente nel documentario) e Alberto Nagel, ex ad di Mediobanca. Non è vero che Salvini vuole attendere i negoziati, la pace-resa di Putin e poi decidere. Salvini parla dell’Ucraina, bluffa, perché ha un serio problema, al solito nella Lega, e con la manovra. Ecco perché annega nelle polemiche e fa annegare. Uno degli effetti comici riguarda la sua vicesegretaria Silvia Sardone. In piena gara contro maranza, islam, ha attaccato il sindaco di Chiuduno, con tanto di video, “scandalo a scuola: recita sì, ma senza la parola Gesù. Abolita la stella di Natale”. Sapete chi è il sindaco di Chiuduno? Un leghista da oltre trent’anni. Si chiama Mauro Nembrini e ha smentito Sardone “perché non so dove l’europarlamentare abbia sentito questa voce. Il Natale continuerà a essere celebrato nel rispetto di tutte le religioni”.
Salvini da settimane parla a Giorgetti attraverso emissari perché il ministro, secondo Salvini, si dimentica di fare parte della Lega, starebbe tenendo nascosti “tesoretti”. Salvini ha chiesto a Meloni e Giorgetti il Piano casa e la rottamazione e si è sentito rispondere: “Accontentati di una misura”. Il Cdm di ieri ha approvato il nuovo codice edilizia. Salvini l’ha subito rivendicato perché “in questo modo non avremo più altri casi-Milano, con contenziosi tra enti locali e magistratura che rischiano di paralizzare le città. Sono molto soddisfatto”. Se lo fosse non si butterebbe sul caso della famiglia nel bosco (ci è tornato). La sua ultima ossessione è la casa, il piano (non la sua, quella che ha acquistato). Il suo Piano non è il piano di Meloni. FdI anticipa che un piano casa si farà “ma non è quello di Salvini”. Tra le misure mutilate che Salvini attendeva in manovra c’era la sicurezza. Dicono in Lega che sul rafforzamento delle forze dell’ordine si è fatto poco, “troppo poco”. In Cdm non si è parlato di Ucraina, né di armi e quando Salvini ha illustrato il suo nuovo codice, tutti i ministri presenti si sono dati di gomito per fare in fretta, per fare passare velocemente il tempo. Si doveva approvare il piano migranti ma è stato rinviato. Anche il Pd ha approvato qualcosa solo che è prigioniero delle frasi cotte, della patrimoniale. Il vero Piano casa è quello di Toni Ricciardi, il deputato del Pd, che con la sua proposta, votata, ha azzerato l’Imu per le case degli italiani all’estero. Non sapersi raccontare è un’altra forma di sabotaggio (come presentare un emendamento sulla cannabis light e poi ritirarlo; è il cortocircuito di FdI). Un altro sabotaggio lo pratica La Russa. Che bisogno ha di avvisare Mattarella, di dire “che sui tempi di approvazione della legge il Capo dello stato non può intervenire”? E’ già la seconda volta che La Russa e Salvini si trovano. Si sono già trovati contro Crosetto, sui militari di strade sicure. Anche casa Meloni è casa Cupiello. A Salvini e La Russa non piace ’o presepe.
l'editoriale dell'elefantino