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Il programma

Arianna Meloni con Raul Bova. Conti, Greggio e zia Mara: il lato pop di Atreju

Nicolò Zambelli

Gigi Buffon insieme al ministro Abodi e Gigino di Maio con Minniti. Ancora dibattiti su Pier Paolo Pasolini, ci sarà il neoconsigliere campano Gennaro Sangiuliano e molti altri: tv, musica e intrattenimento affiancano la politica. Presenti tutte le sigle sindacali (tranne la Cgil) e tutti i leader dei partiti (tranne Elly Schlein)

Atreju si fa pop. In mattinata il responsabile dell'organizzazione di Fratelli d'Italia Giovanni Donzelli ha presentato in conferenza stampa il programma di Atreju 2025, la consueta festa invernale del partito. La location torna nei giardini di Castel Sant'Angelo, a Roma. E accanto ai tanti ospiti del mondo della politica, in questa edizione ci saranno molti personaggi dello spettacolo e della televisione. Se due anni fa l'ospite più atteso è stato Andrea Giambruno – arrivato, con un blitz a sorpresa, il venerdì intorno alle 16 – quest'anno Arianna Meloni avrà sicuramente meno sorprese nel suo panel insieme a Raoul Bova e altri ospiti. E visto che ci si avvicina sempre di più a fine febbraio, da FdI hanno deciso di organizzare un incontro con Carlo Conti, Ezio Greggio e (zia) Mara Venier: pronostici alla mano, l'argomento principale finirà per essere Sanremo. Snoccioliamo.

Programma-pop

Ormai caricato sul carro da Fratelli d'Italia, il primo appuntamento con i ministri del governo – Alessandro Giuli, Eugenia Roccella – riguarderà anche lo scrittore Pier Paolo Pasolini. Dopo l'evento in Senato patrocinato dal presidente La Russa ora la figura dell'intellettuale sbarca alla kermesse di FdI. Titolo: "Pasolini e Mishima: poeti fuori dagli schemi". A dialogare con i ministri della Cultura e della Famiglia Federico MolliconeCamillo LangoneDavide Rondoni.
 

Il giorno dopo, invece, è il turno della tivù nazionalpopolare. Mercoledì 10 dicembre andrà "in onda", alle 16, "La televisione e la cultura nazionalpopolare in Italia", appunto. Un panel con Carlo Conti, Ezio Greggio e Mara Venier. Il terzetto dialogherà senza moderatori sul mondo dello spettacolo e non solo. Niente interviste, possibili flussi di coscienza (o annunci) sanremesi.
 

L'appuntamento tra Arianna Meloni e Raoul Bova, invece, arriverà il giorno dopo, giovedì 11 dicembre, alle 18. I due parleranno di deep fake, web reputation e odio sui social insieme a Francesca Barra, Laura Bononcini, Fabio Ferrari e Valerio De Gioia. Appuntamento di un'ora moderato da Paola Ferazzoli. Passate le 19 la sala dovrà liberarsi per un panel sulle tasse e il lavoro, con la ministra Marina Calderone, alcuni deputati del Pd e i sindacati. Tutti, tranne la Cgil: "No non ci saranno", dice Donzelli sorridendo in conferenza quando gli si fa notare la mancanza della sigla. L'asse dei "no" Schlein-Landini, che trova la sponda ancora di Donzelli: "Da noi porte sempre aperte".
 

Venerdì 12 dicembre la kermesse si apre con il consueto appuntamento sull'eredità della pandemia da Covid 19, guidato dal senatore Marco Lisei. Nel pomeriggio è il turno dell'ospite internazionale, il presidente dell'autorità palestinese Abu Mazen. Dopo di lui, nella stessa sala, un appuntamento con l'ex ministro Gennaro Sangiuliano, da poco eletto consigliere regionale in Campania con uno scarto di trecento voti. Con Genny, Rampini e altri esperti di politica internazionale parleranno del "futuro dell'Occidente".

Sempre venerdì è previsto un (mezzo) ritorno: Luigi di Maio si collegherà dal Golfo Persico, del quale è rappresentante speciale, per parlare della Via della Seta e non solo insieme al presidente della Camera Fontana, Giulio Terzi di Sant'Agata, Lorenzo Guerini e Marco Minniti. L'ex ministro non si vedeva sul palco di Atreju dal 2021. L'eccezionale confronto vale la presenza, nonostante l'ex capo politico del Movimento 5 stelle non sarà fisicamente a Roma. La giornata si concluderà con il consueto appuntamento degli "irriverenti" Giuseppe Cruciani e David Parenzo, nel loro panel previsto per le 20.30.
 

Sabato è il turno dei maranza. Riccardo Magi di +Europa sarà uno degli ospiti di un incontro sulla sicurezza nelle città e non solo. A moderare il direttore della Stampa Andrea Malaguti. A mezzogiorno si parlerà poi di calcio con Gianluigi Buffon insieme al ministro dello Sport Andrea Abodi e ad altri atleti italiani: Milano-Cortina è dietro l'angolo.
 

Nel pomeriggio ci sarà quello che resta del botta e risposta tra Schlein, Meloni e Conte: il presidente del Movimento 5 stelle si farà intervistare, da solo, da Paolo del Debbio (salvo sorprese e confronti a tre dell'ultimo minuto). Si prevedono fischi. Prima di lui, è il turno di Matteo Renzi in un confronto con tre ministri – Casellati, Zangrillo e Calderoli – e Fabio Rampelli sul tema delle riforme (il terzo panel previsto su questo argomento, dopo due che riguardano la riforma della Giustizia).
 

In contemporanea, nella serata di sabato, Carlo Calenda si confronterà con Ettore Licheri, Luca Ciriani ed Edmondo Cirielli sull'Ucraina mentre la costola verde di Avs, Angelo Bonelli, sarà impegnato in un dibattito con il ministro Adolfo Urso. Manca la sua spalla – sinistra – Nicola Fratoianni, che come Schlein ha deciso di non partecipare. La giornata si concluderà con un'intervista a tutto campo di Ignazio La Russa. A intervistarlo, Enrico Mentana. Domenica, infine, è la giornata corta. Sul palco, come di consueto, ci saranno Maurizio Lupi, Matteo Salvini e Antonio Tajani. Mentre alle 12.15 è previsto l'intervento di chiusura della premier Giorgia Meloni.
 

Infondate, quindi, le indiscrezioni su due super ospiti internazionali: il vicepresidente degli Stati Uniti JD Vance e la moglie dell'attivista Charlie Kirk, Erika: "Ricostruzioni che ho letto solo sui giornali", dice Donzelli. Salvo sorprese, chiaramente.