Il racconto
Le primarie di Atreju: Schlein sfida Meloni per sorpassare Conte (che stava trattando per andare)
La leader Pd fa sapere di essere pronta a confrontarsi con la premier. FdI butta la palla a sinistra: "Disponibili se tutto il campo largoo si fa rappresentare da Schlein". L'iniziale rifiuto di Schlein e la paura di essere oscurata da Conte
Faranno le primarie per andare ad Atreju. FdI invita Conte alla sua festa di partito, Schlein che aveva detto no, capisce che Conte la sta per sorpassare e rilancia: pronta ad andare ad Atreju se posso sfidare Meloni. Conte stava per comunicare la data così come tutti gli altri leader che sono stati invitati: da Renzi a Bonelli. La festa di Atreju avrà come tema il referendum sulla separazione delle carriere (si vota a metà marzo, ha comunicato Nordio). Schlein che riceve l’invito dice inizialmente “no”, poi, quando capisce che Conte, Bonelli e Renzi stanno per accettare, spariglia. Dal Pd viene diffusa la disponibilità di Schlein “ma solo se può confrontarsi con Meloni”. Il format di Atreju non lo prevede. FdI risponde che se tutti gli altri leader del campo largo sono d’accordo verrà girata la richiesta alla premier. Nessun problema. A destra buttano la palla di nuovo a Schlein e a Conte. E’ la seconda volta che Schlein gioca d’astuzia per non finire nel sacco. Con lo stesso metodo, accelerare, far sapere che “ci siamo, sta per dire sì”, costrinse Decaro ad accettare la candidatura in Puglia dopo i veti su Emiliano e Vendola (ed è andata bene sia per Decaro sia per Schlein) ora per, non farsi togliere la scena da Conte, lo brucia con “ci sono, se mi confronto con Meloni”. La legge elettorale forse non la cambieranno ma le regole delle primarie sì. Per decidere chi salirà sul palco ad Atreju faranno primarie a doppio turno.