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Calenda contestato alla Sapienza. I cori degli studenti: “Via liberali e polizia”, “fuori i sionisti dall'Università”
Il leader di Azione ha partecipato a un dibattito sull'Europa nel principale ateneo di Roma ed è stato accolto con cori che lo accusavano di essere guerrafondaio, sionista e fascista. "Blaterano frasi che hanno sentito da altre parti", ha commentato il senatore
Il senatore e leader di Azione Carlo Calenda nel pomeriggio di oggi si è presentato all’università La Sapienza, al Dipartimento di Scienze Politiche, per partecipare a un dibattito sul futuro dell’Europa, aperto a tutta la facoltà, su invito dell’associazione studentesca Universitari Federalisti Europei. Ma il suo arrivo è coinciso con l'avvio di un corteo contro la transfobia che era stato organizzato accanto all’aula dove avrebbe dovuto parlare Calenda.
Calenda è stato quindi contestato dai gruppi studenteschi che partecipavano al corteo, anche se la contestazione non era stata organizzata preventivamente. Il senatore ha deciso di andare incontro al corteo, per confrontarsi con gli studenti, che però gli hanno gridato “sionista", "fascista”. Un ragazzo gli ha urlato: “State costruendo le bombe sulla nostra terra”: slogan che nulla avevano a che fare con il tema del dibattito successivo.
Alla fine, anche grazie all’intervento delle forze dell’ordine, si è riuscito comunque a dare inizio alla discussione, presieduta dal professore ordinario Stefano Ceccanti (ex Pd).