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La quarta gamba prende forma

Civici in viaggio, si parte dal Nord. La road map di Onorato

Marianna Rizzini

Da Bologna (dove oggi c'è anche Elly Schlein) al Veneto che sta per andare al voto, dall'Aquila a Palermo, per arrivare a mettere, nel giro di un mese, il primo mattone del vero e proprio "Progetto civico Italia"

Roma. Al nord, tra i ceti produttivi del Veneto prossimo al voto e tra gli oltre cinquemila sindaci riuniti a Bologna per l’assemblea annuale Anci, dove il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, due giorni fa, ha invitato il governo ad ascoltare i comuni, sempre in prima linea su “nuove forme di disagio, emergenza abitativa e povertà”; e poi al centro e al Sud, tra L’Aquila e Palermo, per oltre un mese, fino al 20 dicembre, per chiudere l’anno mettendo il primo mattone concreto verso la costruzione del movimento che, per sintesi e wishful thinking, viene identificato con la “quarta gamba del centrosinistra”: è in viaggio, dunque, il “Progetto civico Italia”, promosso dall’assessore ai Grandi Eventi, Turismo, Sport e Moda del Comune di Roma Alessandro Onorato, sotto i buoni auspici del guru dem Goffredo Bettini e con la partecipazione costante di molti amministratori, tra cui il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi e la sindaca di Genova Silvia Salis.

 

Ed è in viaggio lungo strade parallele o perpendicolari a quelle percorse dalla segretaria dem Elly Schlein (oggi a Bologna per l’assemblea nazionale delle “Città democratiche e progressiste”). E se ieri, dunque, Onorato, sempre a Bologna, incrociava Salis nella sede dell’evento Anci, incontrando nel contempo anche un gruppo di amministratori di Foggia e di Lecce che chiedevano di organizzare una riunione per avvicinarsi al progetto, dopodomani, domenica 16, l’assessore romano sarà a Mestre per l’evento “Cambia il Veneto, cambia l’Italia”, con consiglieri comunali di Venezia, esponenti della società civile (avvocati, commercialisti, architetti, urbanisti) e candidati del centrosinistra alle amministrative per la Regione Veneto. Il 4 dicembre, invece, dopo altre tappe al centro del paese, Onorato arriverà a Formigine, provincia di Modena, per un incontro con cento amministratori emiliani, alla presenza del consigliere regionale Vincenzo Paldino, uomo di punta della lista civica che ha sostenuto il governatore Michele De Pascale nell’ascesa al vertice della Regione Emilia-Romagna.

 

E mentre il centrista democratico ed ex vertice dell’Agenzia delle Entrate Ernesto Maria Ruffini, sotto l’occhio benevolo dei prodiani, gira in sordina l’Italia presentando il suo libro “Più Uno, la politica dell’uguaglianza”, pronto a riemergere, dopo essersi inabissato nel corso dell’estate, all’incontro nazionale dei suoi comitati di domani a Roma, Onorato, dopo aver fatto capire, durante l’evento di lancio di “Progetto civico Italia” nella capitale, il 20 ottobre scorso, alla presenza di Bettini e del leader m5s Giuseppe Conte, di essere eventualmente pronto a fare un nome per le primarie, al momento si concentra sulla road map: “Il nostro intento, l’obiettivo del nostro viaggio dal nord al sud in vista della creazione di un coordinamento locale in tutte le regioni”, dice al Foglio, “è quello di ascoltare gli amministratori per trovare soluzioni concrete. Già in centinaia ci hanno scritto per essere coinvolti. Ecco, l’idea è questa: partire da quello che possiamo fare, oggi, per il lavoro, per la casa, per aiutare le piccole e medie imprese, per sostenere le partite Iva, per evitare che i giovani scappino all’estero per assenza di prospettive”. La differenza la fa l’esperienza, è l’idea: “Chi amministra un territorio deve ascoltare ed è abituato a risolvere”, dice Onorato, “ed è questa la cosa che più ci preme: risolvere, al di là della narrazione sui riformisti, sui centristi e sulla quarta gamba del centrosinistra”. E però, nel centrosinistra, si osserva e ci si osserva, in attesa che la nuova creatura o le nuove creature si alzino in piedi e inizino concretamente a camminare, e si resta (dal Nazareno in giù) in ascolto, sospesi e appesi a segni, segnali e simboli, come in autunno sugli alberi le foglie. 

  • Marianna Rizzini
  • Marianna Rizzini è nata e cresciuta a Roma, tra il liceo Visconti e l'Università La Sapienza, assorbendo forse i tic di entrambi gli ambienti, ma più del Visconti che della Sapienza. Per fortuna l'hanno spedita per tempo a Milano, anche se poi è tornata indietro. Lavora al Foglio dai primi anni del Millennio e scrive per lo più ritratti di personaggi politici o articoli su sinistre sinistrate, Cinque Stelle e populisti del web, ma può capitare la paginata che non ti aspetti (strani individui, perfetti sconosciuti, storie improbabili, robot, film, cartoni animati). E' nata in una famiglia pazza, ma con il senno di poi neanche tanto. Vive a Trastevere, è mamma di Tea, esce volentieri, non è un asso dei fornelli.