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Verso le regionali
Il centrodestra a Bari per Lobuono. Meloni: "Manovra per ricchi? Ci vuole coraggio a dirlo"
I leader di FdI, Forza Italia e Lega si sono riuniti nel capoluogo pugliese per il loro candidato che sfiderà l'ex sindaco Antonio Decaro. Meloni: "Non esistono risultati già scritti. Tajani attacca Vannacci. E Salvini annuncia un nuovo decreto sicurezza
Tutto esaurito al Teatro Team di Bari per la manifestazione elettorale del centrodestra dal titolo "Insieme per la svolta giusta". A sostenere l'imprenditore Luigi Lobuono, candidato contro l'europarlamentare recordman da oltre 500 mila preferenze alle europee ed ex sindaco di Bari Antonio Decaro in corsa per il centrosinistra, sono arrivati nel capoluogo pugliese tutti i leader nazionali della coalizione: dalla premier Giorgia Meloni a Matteo Salvini, segretario della Lega, Antonio Tajani, segretario di Forza Italia, e Maurizio Lupi di Noi moderati. Il teatro da duemila posti circa non è riuscito a contenere tutti i partecipanti e gli organizzatori hanno dovuto allestire un maxi schermo. La Puglia è una delle tre regioni, insieme a Campania e Veneto, che andranno al voto il 23 e 24 novembre. Per Meloni è anche l'occasione per puntualizzare su diverse questioni nazionali. "Ci vuole coraggio a dire che questa manovra favorisce i ricchi", dice la premier in riferimento alle critiche ricevute anche da Banca d'Italia e Corte dei conti durante le audizioni al Senato sulla legge di Bilancio. Poi sulla riforma della magistratura: "Con il referendum togliamo ai partiti la possibilità di nominare una parte del Csm. Tanti magistrati penso che voteranno a favore. Non è un referendum su di me".
A margine dell'appuntamento elettorale, intanto, il vicepremier Tajani replica alla polemica sulle dichiarazioni del vicesegretario leghista Roberto Vannacci sul fascismo: ''Sono le sue opinioni e non sono le mie. Non è mio collega. E' un parlamentare europeo, io non lo sono più", ha detto il segretario di FI. L'ex generale nelle ore precedenti aveva scritto su Facebook che "tutte le principali leggi – dalla riforma elettorale del 1923 alle norme sul partito unico, fino alle stesse leggi del 1938 (le leggi razziali, ndr) – furono approvate dal Parlamento e promulgate dal Re, secondo le procedure previste dalla legge”. Mentre per Salvini il comizio è stata l'occasione per annunciare: "Stiamo preparando un nuovo decreto sicurezza chi vieni qui e non rispetta la nostra cultura deve andare fuori dalle palle". Il vicepremier ne ha approfittato anche per un altro annuncio: "Una proposta di legge per portare i tifosi nelle proprietà delle squadre di calcio".
Prima dell'evento, parlando con i giornalisti, Maurizio Lupi, leader di Noi Moderati, ha invece replicato al segretario della Cgil che ha proposto di inserire la patrimoniale nella legge di Bilancio: "Si ricordi Landini che mai e poi mai il centrodestra metterà le mani nelle tasche degli italiani o farà una patrimoniale: quello che si sono dimenticati è che questa manovra mette al centro il lavoro, è una sfida anche a Landini. La smetta di fare scioperi generali".
Meloni: "Eravamo la pecora nera d'Europa, oggi indichiamo la rotta"
"Questa sala e questo entusiasmo sono la più bella risposta a chi sta continuando a dire che la Puglia non può e non vuole cambiare", ha detto la premier Meloni accolta con una standing ovation del pubblico. "Non esistono risultati già scritti. Ricordo quando dicevamo che FdI non poteva raggiungere il 5 per cento dei consensi. Ricordo quando dicevano che non saremo mai arrivati al governo della nazione, ora siamo il terzo governo più longevo della storia repubblicana". Continua Meloni: "Eravamo la pecora nera d'Europa e oggi siamo la nazione che può indicare la rotta alle altre. Non è stato il caso né la fortuna". "Noi puntiamo a vincere perché non abbiamo paura di nessuno. Siamo qui uniti da trent'anni a questa parte. Siamo uniti come ci avrebbe voluto vedere Pinuccio Tatarella- storico esponente del Msi e di An - a 90 anni dalla nascita, un uomo del popolo innamorato della sua terra, intelligente e sorridente". "Mettetevi l'anima in pace - dice la premier - il nostro governo arriverà a fine legislatura. La Meloni a casa la possono mandare solo gli italiani: si chiama democrazia".
Parlando dei riconoscimenti internazionali per la cucina italiana, la premier Giorgia Meloni ha detto che "la cucina pugliese è la più grande nemica della dieta". Mentre sulla legge di Bilancio ha risposto agli attacchi delle opposizioni: "Ci parlano di equità loro", quella sinistra "che prendeva i soldi dai cittadini per darle alle banche: lezioni da questa gente, anche no". Parlando della sanità ha detto che "nel 2026 il Fondo sanitario nazionale arriverà a 143 miliardi, 17 in più di quando siamo arrivati. 17 miliardi in tre anni, uno stanziamento record mai visto prima con buon pace della sinistra che continua a utilizzare il pallottoliere truccato perché non vuole arrendersi alla realtà".
Tajani: "L'alternativa è tra chi vuole continuare e chi vuole cambiare"
"Siamo così tanti che avremo riempito il San Paolo", ha detto il ministro degli Esteri all'inizio del suo intervento facendo una piccola gaffe che la platea gli ha fatto subito notare, perché lo stadio del Bari è dedicato a San Nicola. "Emiliano e Decaro erano una coppia di fatto politica, non è un cambiamento. L'imprinting è quello", ha detto il leader di FI. "La differenza tra Lobuono e Decaro è questa: quando Lobuono guidava la Fiera del Levante questa era un punto di riferimento mondiale. E' arrivata la sinistra e la Fiera è diventata una fiera di paese. La Puglia ha perso una grande opportunità: si è rinchiusa dentro se stessa per una gestione del potere".
Salvini: "Decaro ha tradito Emiliano. E non si vota chi tradisce"
"Il ponte, se me lo fanno fare, darà lavoro a tantissimi ragazzi pugliesi. Vengo qui a promettere non quello che faremo, ma a ricordare che oggi, mentre siamo qua, nonostante la sinistra dica dei no, questo ministero ha 10 miliardi di cantieri in Regione Puglia. C'è chi chiacchiera e chi fa". Così ha detto Salvini sul palco di Bari. Per poi ricordare che "l'11 dicembre sarò in giudizio in Cassazione per il caso Open Arms e, se cancellano l'assoluzione vuol dire che rischio fino a 6 anni di carcere. Sono orgoglioso di aver difeso il paese. D'altronde se avessi voluto una vita comoda anche in politica ed esente da problemi giudiziari avrei fatto la tessera del Partito democratico a Bari e lì non avrei corso nessun rischio", dice il segretario leghista attaccando il Decaro: "Qualcuno ha tradito il suo padrino politico, se uno tradisce chi ha fatto politica è portato a tradire tutti voi".
Lupi: “Non hanno avuto il coraggio di candidare Emiliano”
"Io non ho mai assistito in tutti questi anni di politica a un candidato presidente, a una coalizione che critica e chiede discontinuità assoluta con i quindici anni di governo del centrosinistra''. Così ha parlato il leader di Noi Moderati, Maurizio Lupi durante la manifestazione a sostegno di Lobuono: ''Non hanno avuto il coraggio di candidare Emiliano. Decaro dice che deve esserci discontinuità assoluta, addirittura Vendola chiede un cambiamento radicale. Non mi sembra che sia un'idea di politica". Ha detto Lupi che ha aggiunto: "Per noi invece quando governiamo rivendichiamo i buoni risultati di governo. Lo ha dimostrato la Calabria, lo hanno dimostrato le Marche e il Veneto. Quindi qui siamo a sostegno di Lobuono per scardinare un sistema di potere che considera il cittadino pugliese un suddito e non invece una ricchezza''.
Lobuono: "Ho chiesto un centrodestra unito. E così è stato"
Il candidato del centrodestra si è richiamato al titolo della manifestazione e all'unità tra i partiti: “La mia emozione stasera è fortissima. Quando ho accettato la candidatura ho chiesto che il centrodestra fosse unito. E così è stato. Siamo qui per vincere per queste elezioni. La Puglia è soltanto una. Non è una battaglia facile, ovunque vado sento lamentale dei cittadini, soprattutto per le liste di attese”. E chiude il suo discorso richiamando due coincidenze astrali tra lui e Meloni: "Siamo entrambi capricorno e siamo nati entrambi lo stesso giorno, il 15 gennaio".