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Il colloquio

Lupi: “Tajani? Non si fa politica con annessioni e calciomercato”

Ruggiero Montenegro 

"Se poi Forza Italia crede di poter rafforzare il centrodestra così è libera di farlo. Ma noi andiamo avanti in un altro modo. Fuori dalla giunta in Calabria? Abbiamo subito un torto. Sugli affitti brevi non la pensiamo come FI. Bisogna abbassare le tasse su quelli a lungo termine". Parla il leader di Noi moderati 

“Tajani? Per me la politica non si fa con le annessioni”, risponde Maurizio Lupi. Le agenzie hanno appena battuto la notizia: Angelica Macelloni, la segretaria di Noi moderati a Livorno è passata tra i forzisti. L’ultimo cambio di casacca di una lista ormai lunga, che comprende anche il sottosegretario Giorgio Silli. “Se poi Forza Italia crede di poter rafforzare il centrodestra facendo campagna acquisti tra gli alleati è libera di farlo. E’ una loro strategia, cosa posso commentare? Noi andiamo avanti in un altro modo, puntiamo a recuperare classe dirigente ed elettori. Ricordo che nel 2008 (con il Popolo della libertà, ndr) prendevamo quasi il 40 per cento. Se oggi FI è all’otto per cento e noi al due, forse i voti dobbiamo cercarli nei tanti amici che ci hanno abbandonato. Ci sono 9 milioni di elettori moderati che non votano più ”, spiega Lupi al Foglio.

 

Assicura che questi movimenti tra alleati non avranno ripercussioni sulla maggioranza: “Vogliamo continuare a rafforzare la coalizione e in particolare il centro, a partire dalle prossime regionali”. L’ex ministro dei Trasporti rivendica quindi la buona salute del suo partito, “nonostante il calciomercato”. Cita i dati di Marche (1,65 per cento), Toscana (1,15) e soprattutto Calabria (oltre il 4), dove tuttavia Noi moderati è stata esclusa dalla giunta del forzista Roberto Occhiuto. “E’ stato un torto nei nostri confronti. Non avere una rappresentanza, secondo me, rappresenta un indebolimento e un non riconoscimento della forza dell’alleanza. Ma anche in questo caso continuiamo a seguire la nostra strada”. Anche sulla manovra, dove il partito di Lupi prepara i suoi emendamenti. E mentre si litiga sugli affitti brevi, Noi moderati vuole rendere più favorevoli le condizioni per gli affitti a lungo termine. “Su questo la pensiamo diversamente da FI. Credo che essere un vero partito popolare si dimostri anche da queste cose”. Ci spieghi meglio. “Essere popolari vuol dire mettere al centro l’economia sociale di mercato. Difendiamo la proprietà privata fino alla morte, ma gli incentivi devono essere usati per favorire il libero mercato e indirizzarlo verso una priorità sociale”.

 

Quale? “Oggi va fatto un lavoro di agevolazione fiscale per rispondere al dramma degli affitti, soprattutto nelle grandi città. Non si viola la proprietà privata alzando dal 21 al 26 per cento la tassa sugli affitti brevi, né questo vuol dire mettere una tassa sulla casa. Noi vogliamo usare le risorse per abbassare dal 21 al 15 per cento gli affitti lunghi a canone libero. Se questa copertura può arrivare dalle locazioni brevi, mi auguro che anche FI, da partito popolare, faccia questa battaglia con noi”. Non sarà questa l’unica proposta. “Tutti i provvedimenti per la famiglia portano il nostro marchio. Ci batteremo ancora: chiediamo una detrazione sui libri di testo, in particolare delle scuole superiori. E poi vogliamo portare da 100 a 200 mila euro il tetto per l’esclusione della prima casa dall’Isee”, conclude Lupi prima di ribadire la sua contrarietà a rivedere l’intesa di maggioranza sul contributo chiesto alle banche: “E’ stata condivisa da tutti. Gli accordi si rispettano”.