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Donzelli (FdI) sul caso Ranucci: "La vittima è Sangiuliano, Ghiglia non ha motivo di dimettersi"
Il responsabile dell'organizzazione di Fratelli d'Italia: "Il Garante fu nominato dal Pd, che si sfiduci da solo. Il voto di Ghiglia era ininfluente nella decisione di sospendere il programma la scorsa domenica"
"Non c'è motivo per cui Ghiglia si debba dimettere, la vittima in questa faccenda è Gennaro Sangiuliano". Da Fratelli d'Italia Giovanni Donzelli è categorico e difende Agostino Ghiglia, uno dei membri dell'Autorità garante della privacy – ex coordinatore di FdI Piemonte – da giorni nella bufera per la multa alla Rai comminata per l'audio mandato in onda da Report di Sigfrido Ranucci. Le opposizioni hanno chiesto a Ghiglia le dimissioni, ma per il responsabile dell'organizzazione di FdI non sono necessarie: "Il garante è stato nominato dal Pd, quindi il Pd si sfiduci da solo", dice.
"La vittima in questa situazione è Gennaro Sangiuliano", spiega Donzelli, riferendosi alla multa da 150 mila euro consegnata a Report per aver diffuso una conversazione privata tra l'ex ministro e sua moglie: "Credo che questo dossieraggio da parte di Ranucci e della sinistra sia preoccupante", dice.
"Non vedo il motivo per cui Ghiglia si debba dimettere", continua. E spiega che "il voto di Ghiglia era ininfluente nella decisione" di chiedere una sospensione del programma per la scorsa domenica: "Anche se avesse votato contro alla sospensione, la richiesta sarebbe avanzata comunque", dice Donzelli. Domenica l'ultima puntata di Report andata in onda ha rivelato altri messaggi privati di Ghiglia, uno in particolare dove dice "Vado da Arianna" (Meloni, ndr).