Ansa

La polemica

Crosetto a Repubblica: "Non leggo mai cosa dice. Zakharova fa disinformazione"

Redazione

Dopo le parole della portavoce del ministero degli Esteri russo sul crollo della Torre dei Conti, il ministro della Difesa risponde: "A parti invertite non mi sarebbe passato in mente di polemizzare. Se i russi mettessero fine alla guerra non ci sarebbe più necessità di aiutare una nazione invasa"

"A parti invertite, cioè se fosse crollato un pezzo di storia russa, importante per i russi, con la vita di una persona in pericolo, mi sarei sinceramente preoccupato e rattristato. Non mi sarebbe passato in mente di polemizzare". Così, in un'intervista a Repubblica, ha parlato il ministro della Difesa Guido Crosetto rispondendo a tono alle dichiarazioni di Maria Zakharova premettendo però di non leggere "mai cosa dice questa signora...". La "signora" in questione è la portavoce del ministero degli Esteri russo che ieri ha attaccato l'Italia dopo l'incidente della Torre dei Conti a Roma, dove ha perso la vita un operaio di 66 anni: "Finchè il governo italiano continuerà a spendere inutilmente i soldi dei suoi contribuenti - per l'Ucraina - l'Italia crollerà tutta: dall'economia alle torri", aveva detto Zakharova, commentando su Telegram, e prendendosela con il sostegno militare che il nostro paese fornisce alla resistenza di Kiev. Dopo le sue dichiarazioni, la Farnesina ha convocato l'ambasciatore russo in Italia Alexey Paramonov per procedere con un richiamo formale.

 

 

Secondo Crosetto, quanto detto da Zakharova è l’ennesima dimostrazione della campagna di Mosca per indebolire l’occidente: "Una microscopica parte, né rilevante né sofisticata come lo sono altre, della capacità di disinformazione russa". E, parlando della guerra in Ucraina, aggiunge: "Ogni giorno mi rattristo pensando ai 1.500 ragazzi, russi e ucraini, che muoiono per questa assurda guerra voluta dal suo capo". Crosetto conclude ricordando che la responsabilità della guerra è russa e "se loro mettessero fine alla guerra non ci sarebbe più necessità di aiutare una nazione invasa a vivere".

Di più su questi argomenti: