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la spaccatura

A Torino il Pd scarica il M5s sulla cittadinanza onoraria a Francesca Albanese

Federico Giorgetti

Naufraga la mozione in consiglio comunale. Gli esponenti dem ritirano le firme al documento e spiegano: "Una proposta che nasceva come un positivo dialogo, rischia di diventare così una battaglia di parte"

Nel consiglio comunale di Torino, la mozione depositata dalla consigliera M5s Valentina Sganga per conferire la cittadinanza onoraria a Francesca Albanese sembra essere arrivata al capolinea. Dopo le tensioni nell'ultima riunione dei capigruppo, dove la discussione sul "se" e sul "quando" calendarizzare la proposta aveva incontrato i dubbi degli esponenti Pd, oggi la spaccatura si è concretizzata: i consiglieri dem hanno ritirato le firme e deciso di non proseguire l'iter della mozione. 

Nella conferenza dei capigruppo di questo pomeriggio, il M5s ha chiesto di anticipare il documento e inserirlo nell'ordine del giorno del prossimo consiglio comunale. Ma la richiesta è stata respinta dal Partito democratico, Moderati e Sinistra ecologista. Ma se questi ultimi hanno deciso di dire no alla discussione perchè "le preferenze della maggioranza e dei 5 Stelle non sono abbastanza per fare approvare il documento oggi", i consiglieri del Pd che avevano inizialmente sottoscritto l'atto – Ludovica Cioria, Tony Ledda, Simone Tosto ed Abdullahi Ahmed – hanno deciso di ritirare le firme dalla proposta.

"Per sostenere e difendere il prezioso lavoro di Francesca Albanese pensiamo che sia sbagliato portare in votazione una proposta di cittadinanza onoraria, che oggi non avrebbe i numeri per essere approvata dal Consiglio Comunale", affermano i dem in una nota. "Una proposta che nasceva come un positivo dialogo, rischia di diventare così una battaglia di parte. Non vogliamo dare adito a ulteriori polemiche, malignità e strumentalizzazioni sul lavoro indipendente e libero di Francesca Albanese, né offrire un’occasione di speculazione a quanti provano quotidianamente a delegittimare le sue competenze e le sue ricerche", concludono i quattro consiglieri.

Dura la replica dei due esponenti del M5s firmatari della mozione. “Il diniego del Pd a discutere la mozione su Francesca Albanese è un grave errore politico e morale", scrivono Valentina Sganga e Andrea Russi in una nota congiunta: "Dopo le sanzioni imposte dagli Stati Uniti, che impediscono ad Albanese perfino di accedere ai servizi bancari, e dopo che la rappresentanza israeliana alle Nazioni Unite l’ha definita pubblicamente una “strega”, ci chiediamo cos’altro debba ancora accadere perché almeno la sinistra riesca a mostrarsi compatta nel sostegno a questa donna coraggiosa, che ha semplicemente avuto l’audacia di dire la verità. Questo voto – conclude la nota – non è solo su una cittadinanza onoraria: è una prova di verità per capire se le istituzioni sono ancora capaci di assumersi la responsabilità delle proprie scelte". 

 

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