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A PALAZZO CHIGI

Cosa ha fatto il governo Meloni per rafforzare la sicurezza sul lavoro

Redazione

Un nuovo decreto legge prevede più sanzioni contro il lavoro nero e premi per le imprese virtuose, l'introduzione di un badge elettronico nei cantieri e nuove assunzioni per la vigilanza. La ministra Calderone: "Siamo sulla buona strada" 

Ieri sera il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto legge sulla sicurezza sul lavoro che dovrebbe rafforzare le misure per evitare gli incidenti in azienda, anche attraverso l'aumento delle sanzioni e l'introduzione di premi per le imprese virtuose. Il decreto entrerà in vigore a partire da gennaio 2026 e peserà a regime, come ha annunciato la ministra del Lavoro Marina Elvira Calderone in conferenza stampa al termine del Cdm, 900 milioni di euro l'anno proprio perché "porta a bordo misure molto ampie". Il testo si concentra sulla prevenzione degli infortuni, delle condotte violente e delle molestie sui luoghi di lavoro. Inoltre il nuovo decreto prevede anche una maggiore attenzione alla formazione e alla tutela dei giovani che partecipano all'alternanza scuola lavoro. Sui social la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha scritto che "il governo ha mantenuto un altro impegno preso con gli italiani, in particolare con i lavoratori e le imprese di questa nazione". 

La ministra Calderone ha detto poi che l'azione del governo sul tema della sicurezza sul lavoro non finirà con questo decreto: "Ci concentreremo su altri settori, ma mi sembra di poter dire che siamo veramente sulla buona strada" e ha spiegato che l'esecutivo prevede di aggiungere tutele sempre più ampie, "paragonabili a quelle che vengono riconosciute a chi ha perso un familiare per mafia". L'opposizione lamenta la mancanza di alcune misure: il Partito democratico chiedevano una regolamentazione dei subappalti, mentre i 5 Stelle l’istituzione del reato di omicidio sul lavoro e di una Procura nazionale.

 

Multe raddoppiate per le imprese senza patente nei cantieri

Il decreto approvato in Cdm modifica le misure introdotte l'anno scorso aumentando le sanzioni da un minimo di 6 mila euro a un massimo di 12 mila alle "imprese e ai lavoratori autonomi che operano nei cantieri temporanei o mobili". Dal 2026 alle aziende in cui si verificano incidenti mortali o infortuni saranno decurtati più punti rispetto a quanto previsto dalla precedente normativa: per ogni lavoratore in nero trovato in azienda ci saranno 5 punti in meno - invece di un punto solo - e la decurtazione sarà fatta già al momento della notifica.

D'altro canto, il governo ha pensato di garantire alcuni premi per quelle imprese considerate virtuose. Dall'inizio del prossimo anno, l'Istituto nazionale per l'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (Inail) sarà autorizzata a rivedere le aliquote di oscillazione e dei contributi in agricoltura. Le somme da riconoscere alle aziende iscritte all'interno della Rete per il lavoro agricolo di qualità saranno determinate da un decreto interministeriale. La fonte sarà una quota delle risorse Inail "destinate al finanziamento di progetti di investimento e formazione in materia di salute e sicurezza rivolti in particolare alle piccole, medie e microimprese e progetti volti a sperimentare soluzioni innovative di natura organizzativa ispirati ai principi di responsabilità sociale".

 

Badge elettronico nei cantieri

Nelle intenzioni del governo, questa misura dovrà contrastare il lavoro nero. L'obbligo del badge digitale di cantiere a livello nazionale varrà a livello nazionale e consiste in una tessera di riconoscimento per i dipendenti connessa al Siisl, il Sistema informativo per l’inclusione sociale e lavorativa del ministero del Lavoro, per tutte le imprese in appalto e subappalto, sia nel settore pubblico sia in quello privato. La tessera è dotata di un codice univoco anticontraffazione e sarà accompagnato da una fotografia con le generalità del lavoratore, l'indicazione del datore di lavoro e la data di assunzione. In caso di subappalto, dovrà riportarne anche l'autorizzazione.

Il badge digitale non è uno strumento nuovo. Già dalla scorsa estate era stato introdotto in via sperimentale nei cantieri dell'area metropolitana di Roma Capitale, per quei lavori con un importo superiore al milione di euro, ed è stato usato anche per la ricostruzione post sisma e in alcune zone dell'Emilia Romagna con l'obiettivo rilevare automaticamente le presenze nei vari luoghi di lavoro. L'idea del governo è quello di estendere questo strumento anche in altri settori oltre alla sola edilizia.

 

Nuove assunzioni per la vigilanza

Il decreto prevede che nel prossimo triennio, 2026-2028, ci sia un potenziamento del personale che ha un ruolo ispettivo e di prevenzione. Saranno dunque potenziati gli organici dell'INAIL e del Comando Carabinieri per la tutela del lavoro.

 

Borse di studio per i parenti dei morti sul lavoro

Il governo ha anche introdotto una forma di assistenza per i familiari di chi è vittima di incidenti sul lavoro o di malattie professionali. Per i figli sono previste borse di studio che vanno da tremila a settemila euro in caso di studi universitari. Inoltre, è prevista una rendita del 20 per cento dello stipendio del defunto fino al ventunesimo anno d'età e non oltre il ventiseiesimo. Anche i conviventi di fatto avranno diritto alla stessa rendita con un'aliquota maggiore.