refuso d'epoca
Sangiuliano ha rischiato di essere incandidabile in Campania per un errore nella lista: l'avevano fatto nascere nel 1862
Nel modulo ufficiale Sangiuliano risulta nato un secolo prima: “dilettanti”, attacca la vecchia guardia. La lista resta valida, ma il simbolo del “nuovo ordine” si trasforma in gag d’archivio
Gennaro Sangiuliano, ex ministro della Cultura, per qualche ora è stato un ultracentenario. Nella lista di Fratelli d’Italia presentata stamattina a Napoli, il suo anno di nascita non era 1962 ma 1862. Cent’anni in più. Un refuso d’epoca.
Un errore autentico, certificato, finito nelle carte ufficiali e poi corretto in extremis. Ma quanto basta per trasformare la lista che doveva mostrare efficienza in una gag da archivio notarile.
Alle otto del mattino, i nuovi commissari del partito, Marta Schifone e Sergio Rastrelli, si erano vantati di essere stati i primi a consegnare la documentazione in Tribunale. Il segno dell’ordine ristabilito dopo il commissariamento del partito a Napoli e in Regione. Peccato che proprio nel modulo del capolista, l’ex ministro, qualcuno avesse aggiunto un secolo.
A Napoli, ma non solo, la fretta non è mai una buona consigliera, e il partito è inciampato nella più elementare delle distrazioni. La data è stata corretta subito dopo il deposito, ma la figuraccia resta.
È vero: dal punto di vista legale non succederà forse nulla. La candidatura è valida, la lista è salva, il problema è rientrato. Ma l’effetto simbolico resta. “In altri tempi non sarebbe mai potuta succedere una cosa così grottesca”, dice Amedeo Laboccetta, storico dirigente missino napoletano. “Sono dei dilettanti. Sangiuliano nato nel 1862, quattro anni prima di Benedetto Croce. Va bene che è un grande giornalista e scrittore, ma non esageriamo”.