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Silvestri (M5s) e la terza via contiana: "Su Libia e immigrazione Pd e governo sbagliano"

Il Movimento presenta una risoluzione solitaria diversa dai partiti del campo largo: "Non vogliamo prendere voti con il tema migranti, diamo solo soluzioni. Il Pd ha rinnegato se stesso? Chiedete a loro". Intanto, Appendino paventa le dimissioni da vicepresidente:

Nicolò Zambelli

"Le soluzioni del centrosinistra negli anni passati hanno funzionato? No. Quelle della destra di oggi? Nemmeno. Noi proponiamo soluzioni e non ci interessa prendere voti con il tema immigrazione". Il Movimento 5 stelle oggi si propone come terza via. Il deputato contiano Francesco Silvestri spiega al Foglio i motivi che hanno spinto il partito a presentare una mozione autonoma alla Camera riguardo al rinnovo del Memorandum tra Italia e Libia. Mozione, bocciata, che prevedeva "l'interruzione del rinnovo automatico del Memorandum al fine di procedere alla sua revisione" e che si smarca da quella presentata dal resto dei partiti del campo largo.

"Questo governo ha fatto un macello sul tema dell'immigrazione", dice Silvestri, secondo cui i termini del Memorandum firmato nel 2017 dal ministro dell'Interno dem Marco Minniti non dovrebbero essere rinnovati tout cour: "Se ha causato quasi trecentomila sbarchi in tre anni è ovvio che non funziona". Ma allo stesso tempo, dice: "Non è possibile eliminarlo del tutto", come chiedevano con la loro mozione Pd, Avs e +Europa, anch'essa bocciata oggi in Aula. "Abbiamo dato soluzioni pratiche – continua Silvestri – non possiamo lasciare che la Libia sia un territorio spartito: dobbiamo intervenire lì". 

Il Pd ha rinnegato quanto fatto con Minniti nel governo Gentiloni? "È una riflessione che va chiesta al Pd, non a noi. Noi non vogliamo usare l'immigrazione per prendere voti. Sia 'accoglienza per tutti', che 'porti chiusi' sono soluzioni che non hanno funzionato", afferma Silvestri.

 

Appendino minaccia le dimissioni da vicepresidente: "Riconsiderare le alleanze"

"Appendino ha detto che si sente responsabile dei processi, dei successi e degli insuccessi. Ha solo dato una disponibilità, ma è un passaggio di un secondo su un discorso più ampio". Silvestri la mette così, quando gli chiediamo delle parole dell'ex sindaca di Torino, che in una riunione dell'assemblea dei gruppi svolta ieri sera avrebbe minacciato le dimissioni da vicepresidente del M5s perché vorrebbe un Movimento più autonomo rispetto al centrosinistra. "Ero vicino a lei quando è intervenuta", dice l’ex capogruppo alla Camera. Serve riconsiderare le alleanze? "Dipende. Magari si scopre che l'alleanza tra un mese e mezzo fa vincere Roberto Fico in Campania".

 

 

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