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Gambe che crescono

Renzi ci spiega che cosa significa il buon risultato di Casa riformista in Toscana

"Siamo la terza lista, dopo Pd e FdI. E in Calabria siamo davanti ad Avs. Prima o poi capiranno che questo progetto è decisivo per vincere anche alle Politiche”, dice l'ex premier. Un messaggio per Schlein e Conte

C’è un sottile piacere nella voce di Matteo Renzi, ex premier e leader di Italia Viva, quando commenta, con il Foglio, i risultati elettorali in Toscana e in Calabria. Non è solo la soddisfazione per il successo di Eugenio Giani, riconfermato alla guida della regione nonostante le tensioni nel suo stesso partito, ma la rivincita di un’idea: che il riformismo non sia una reliquia, bensì la chiave per tornare competitivi.

Casa Riformista è la terza lista in Toscana dopo Pd e Fratelli d’Italia – dice Renzi – davanti a Lega, Forza Italia, Avs e Cinque Stelle. E in Calabria siamo davanti ad Avs. Prima o poi capiranno che questo progetto è decisivo per vincere anche alle Politiche”.

Secondo i  dati, pubblicati sul sito Eligendo, relativi a 3.019 sezioni su 3.922 alle elezioni regionali in Toscana, il Pd è il primo partito con il 34,68 per cento. La lista Giani presidente Casa riformista è all'8,72 per cento, Avs è al 6,85 per cento, il M5s è al 4,34 per cento. Renzi legge nei numeri toscani e calabresi, dove Casa Riformista, il contenitore politico nato sulla scia di Italia Viva per offrire allo scombicchierato campo largo a una gamba di centro, una conferma che l’Italia riformista esiste, può guardare anche a sinistra e non si riconosce né nei populismi né nei moralismi. E’ un messaggio rivolto tanto a Schlein quanto a Conte: la sinistra che sogna di battere la destra evocando la “flottiglia del campo largo” – tra ambientalisti, pacifisti, movimentisti e giustizialisti – rischia di restare a guardare mentre chi parla di sicurezza, di tasse e di impresa inizia a raccogliere voti.

Nulla di clamoroso, la Toscana resta sempre la regione di Renzi, ma un risultato interessante c’è. E dietro la soddisfazione c’è una strategia: consolidare l’area centrista come terza forza credibile, in grado di attrarre il voto riformista deluso da un Pd schiacciato sulle posizioni massimaliste. “La differenza tra chi prende voti e chi parla di sondaggi – ha scritto Renzi sui social – è tutta qui”.

“La vittoria di  Giani  – dice Raffaella Paita,  capogruppo al Senato di Italia Viva – non è inaspettata ma in queste proporzioni è una grande notizia. E poi c'è il risultato pazzesco di Casa riformista che è la terza lista in assoluto in Toscana. E’ la conferma che l’intuizione di  Renzi era giusta e che senza il centro non si vince. Un centrosinistra vero, con un’anima centrista forte e riformista, riesce a battere questa destra”.

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