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Editoriali

L'idea di Tajani per Milano: istituire il commissario per liberare i cantieri

Redazione

"Non possiamo accettare che la città si fermi perché ci sono dei problemi all'interno della maggioranza di centrosinistra", ha detto il segretario di Forza Italia. Ma il sindaco Sala e la Lega dicono no

Ogni città ha i suoi fantasmi e Milano non riesce a liberarsi del “Salva Milano”, la proposta di legge chiarificatrice per sbloccare i cantieri che si è arenata in Parlamento diventando un innominabile spettro in casa del Pd, dopo il grande polverone giudiziario della scorsa estate. Ebbene, mentre le Olimpiadi invernali 2026 si avvicinano e Milano torna sotto i riflettori del mondo – e mentre la Giunta Sala traballa per via dei terremoti interni – Forza Italia, con imprinting addirittura nazionale, fa sapere di avere trovato la soluzione per “sbrogliare la matassa”: un commissario ad acta con poteri straordinari per gestire gli appalti nel capoluogo lombardo. “Non possiamo accettare che Milano si fermi perché ci sono dei problemi all’interno della maggioranza di sinistra”, ha detto il vicepremier e leader di Forza Italia Antonio Tajani, annunciando di avere pronta una proposta di legge per istituire il commissario.

 

La reazione del sindaco Beppe Sala non si è fatta attendere. “Questa iniziativa di Tajani fa solo confusione”, ha scritto in post su Facebook. Per Sala, il Salva Milano “è morto e sepolto”, ma la situazione non si risolve con un commissario quando in campo ci sono procura, prefettura, tribunale e comune. Semmai bisogna rendersi conto che si sta parlando di un problema nazionale, visto che i municipi devono fare i conti con un groviglio di leggi in campo urbanistico. A Tajani ha risposto, sempre su Fb, anche Alessandro Morelli, sottosegretario alla presidenza del Consiglio (Lega): “Altro che commissario, Tajani doveva dire a quelli di Forza Italia di votare contro la delibera sulla vendita di San Siro e ora Sala sarebbe a raccogliere margherite”. Pensierino banale. Insomma, la reazione alla proposta di un alleato di governo non è stata proprio di condivisione. Eppure Tajani ha il merito di avere ricordato che a Milano esiste un problema e di avere un’idea per risolverlo che, tra l’altro, potrebbe piacere alla classe imprenditoriale e professionale che nell’edilizia milanese ha investito.

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