
Ansa
Editoriali
Ilaria Salis e l'immunità degli altri
L'europarlamentare è salva grazie a ciò che la sua sinistra disprezza da sempre. I privilegi non sempre sono mostri da abbattere: a volte sono argini di civiltà. La politica, tanto insultata, diventa di colpo un rifugio
Cortocircuito interessante: Ilaria Salis, eurodeputata di Alleanza Verdi e Sinistra, si salva dalle grinfie di Orbán grazie a tutto ciò che la sinistra modello Salis ha sempre combattuto: la destra, l’immunità, i privilegi, lo scudo della politica. Il Parlamento europeo, riunito a Strasburgo, ieri ha votato per mantenere l’immunità parlamentare della deputata, accusata in Ungheria di lesioni gravi e associazione a delinquere per aver partecipato nel 2023 a un’aggressione contro neonazisti. Si è salvata per un solo voto: 306 a favore, 305 contrari, 17 astenuti.
Il voto era segreto, e a renderlo decisivo sono stati alcuni eurodeputati del centrodestra, convinti in extremis che si trattasse di una questione di garanzie, non di simpatie politiche. Salis ha esultato in Aula con il pugno alzato: “Siamo tutti antifascisti”, ha scritto su Instagram. Ma l’ironia è evidente: la sua salvezza arriva grazie alle guarentigie parlamentari che per anni la sinistra ha voluto abolire, considerate strumenti d’impunità. Gli stessi che oggi parlano di “fumus persecutionis” – concetto un tempo deriso come sofisma da garantisti pelosi – ieri gridavano che “la politica deve rispondere come tutti”. Gli stessi che hanno accusato Berlusconi di nascondersi dietro l’immunità, oggi ne invocano la funzione più nobile: proteggere un eletto da un potere giudiziario politicizzato. Ora scoprono che senza immunità non c’è libertà, e che i privilegi non sempre sono mostri da abbattere: a volte sono argini di civiltà. La politica, tanto insultata, diventa di colpo un rifugio. Persino chi predicava la “fine dei privilegi” capisce che senza qualche privilegio non ci sarebbe difesa possibile. E allora ecco la beffa finale: lo scudo che serviva a Berlusconi oggi salva i figli dell'anti berlusconismo. E' il piccolo miracolo del parlamentarismo europeo, l’unico sistema in cui anche l’antipolitica finisce per riconoscere che la politica, ogni tanto, serve. A futura memoria.