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l'intervento

Meloni ad Assisi: "Fiera del contributo italiano per il dialogo. Sosteniamo il piano Trump per Gaza"

La premier partecipa alle celebrazioni per San Francesco. "La pace non si materializza quando la si invoca ma quando si costruisce con impegno. Ci auguriamo sia quello che accade in Palestina". E Tajani annuncia: "Il 9 ottobre riunione per Gaza a Parigi"

Celebra il santo, rivendica l'impegno italiano, diplomatico e non solo, in medio oriente. "San Francesco insegna che la pace non si materializza quando la si invoca ma quando si costruisce con impegno, pazienza e coraggio con la forza della responsabilità e l'efficacia della ragionevolezza. Ci auguriamo che sia quello che accade in Palestina", dice Giorgia Meloni da Assisi. 

La premier partecipa alle celebrazioni della festa di San Francesco - diventata da qualche giorno festa nazionale. Cita i suoi scritti. Parla di valori, di identità italiana. Ma anche della stretta attualità, della tragedia di Gaza e delle prospettive: il piano di pace Usa, "grazie alla mediazione di alcuni Paesi arabi, in particolare del Qatar, potrebbe essere accolto da Hamas. Questo - continua Meloni -vorrebbe dire vedere finalmente la fine della sofferenza, una luce di pace squarcia la tenebra della guerra. Abbiamo tutti il dovere di supportare questi sforzi". 

 

 

"Sono fiera del contributo al dialogo che ha saputo dare l'Italia, in prima linea nel sostegno umanitario alla popolazione palestinese e al contempo interlocutore credibile per tutti gli attori coinvolti, senza cadere nella trappola della contrapposizione frontale, che pure molti spesso più per interesse che per convinzione, invocavano", ha detto ancora la premier. 

 

Praticamente negli stessi momenti, da Firenze per un evento elettorale di Forza Italia, è intervenuto Antonio Tajani, "Abbiamo interlocuzioni con tutti i paesi del mondo arabo e con gli Stati Uniti, ma sono previste anche riunioni, questa settimana, proprio con i paesi arabi, probabilmente il 9 ottobre a Parigi ci sarà una riunione per fare il punto della situazione e per cercare di agevolare il processo di pace".

Il ministro degli Esteri ha anche dato un aggiornamento sulla flotilla e sugli italiani fermati. "Sono in partenza i primi 26 italiani, stanno andando all'aeroporto di Eilat da dove partiranno con un volo della Turkish Airlines diretto in Turchia e potranno venire in Italia con l'assistenza del nostro consolato". Tra questi c'è anche Paolo Romano, consigliere del Pd in Lombardia. Altri quindici cittadini italiani rimarranno ancora per 2-3 giorni in Israele perché non hanno voluto firmare la liberatoria, quindi dovranno essere giudicati, ha poi spiegato ancora il vicepremier. "Credo che all'inizio della prossima settimana saranno in Italia".

Questa mattina, inoltre, si è tenuta la conferenza stampa dei 4 deputati italiani rientrati ieri a Roma, Benedetta Scuderi di Avs, Marco Coatti (M5s) e i dem Annalisa Corrado e Arturo Scotto, che ha dichiarato: "Non abbiamo sentito la premier Meloni. Abbiamo avuto interlocuzioni con Crosetto,  anche nelle ore più complicate dell'abbordaggio. Parlo per me, Corrado e Scuderi, un'interlocuzione continua di cui lo ringraziamo". 

 

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