(foto Ansa)

editoriali

Forza Milano. Il senso di responsabilità civica di FI sul nuovo stadio nel segno del Cav.

Redazione

La non partecipazione di Forza Italia al voto favorisce l’approvazione della delibera, aiutando l’amministrazione: "Noi scegliamo di tutelare Milano"

Dopo gli attacchi rombanti, le meline, le difese arroccate e i contropiede, l’infinita vicenda della vendita a Inter e Milan dello stadio Meazza e di parte della “Grande funzione urbana San Siro” sembra destinata a chiudersi nell’unico modo positivo e logico, il sì del Consiglio comunale. Sebbene ancora ieri in serata le “luci a San Siro” sembravano destinate e rimanere accese a lungo, in una seduta fiume con 239 emendamenti da discutere. L’esito positivo, dopo molti mal di pancia interni, viene garantito dalla scelta di responsabilità civica e politica, del gruppo consiliare di Forza Italia. Che ha deciso di dare libero corso alla delibera, rendendo vani i voti contrari dell’opposizione interna a Beppe Sala ma anche il muro politico scelto da FdI e Lega, inteso a mettere in crisi la giunta.

Ieri Alessandro Sorte, deputato e coordinatore regionale di Forza Italia, ha dato la linea: “Stiamo parlando della vendita di San Siro e della riqualificazione di una zona importante della città, e della possibilità di consentire a Milan e Inter di avere finalmente uno stadio di proprietà, come accade in tutte le grandi città europee. E questo è un punto centrale”, ha dichiarato. La non partecipazione di FI al voto favorisce l’approvazione della delibera, aiutando l’amministrazione, “ma questo poco importa. Noi scegliamo di tutelare Milano. Noi non vogliamo demolire le opportunità di crescita, bloccare gli investimenti, infliggere un danno a tifosi e cittadini”. Letizia Moratti, eurodeputata ex sindaca e nome che conta nel centrodestra aveva già chiarito: “Sarebbe un errore imperdonabile condannare la città all’immobilismo solo per fare opposizione. Nessuna caserma, il consigliere Alessandro De Chirico conferma: “Il mio voto sarà convintamente negativo”. Ma comunque vada nelle luci della notte, Forza Italia dimostra che, nella “sua” Milano, preferisce la linea del bene, dello sviluppo e ammodernamento della città che non il piccolo ritorno politico. Una scelta che farebbe piacere a Silvio Berlusconi, che pure amava il Meazza, ma amava il calcio e la città.

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