
Ansa
A new York
Meloni vola all'Onu: l'Italia dirà no al riconoscimento della Palestina
Il governo fa sponda con la Germania e si smarca dall'iniziativa di altri paesi europei come Francia e Regno Unito. La premier arriverà stasera negli Stati Uniti, domani il suo intervento alle Nazioni Unite
Al centro dei lavori ci sarà sopratutto la crisi in medio oriente, l'escalation israeliana e il riconoscimento della Palestina. E poi la guerra in Ucraina e la riforma delle Nazioni unite. La presidente del Consiglio Giorgia Meloni arriverà oggi a New York quando in Italia sarà sera, il suo intervento è previsto per domani - dopo che per alcuni giorni è stata in dubbio la presenza stessa della presidente del Consiglio negli Stati Uniti.
L'agenda del vertice sarà dominata dalla situazione a Gaza. Francia e Arabia Saudita guideranno oggi una conferenza di alto livello sulla soluzione dei "due popoli due Stati", alla quale Meloni non parteciperà.
Ieri alcuni paesi de G7 come Canada, Regno Unito e Australia (ma anche Portogallo e Belgio) hanno annunciato il riconoscimento dello Stato di Palestina. Oggi dovrebbe farlo anche Macron, alimentando lo scontro con Israele e Netanyahu: "Non accadrà", ha detto il premier israeliano.
Per l'Italia dovrebbe presenziare ai lavori il ministro degli Esteri Antonio Tajani. Il governo predica cautela, in cerca di un complicato equilibrio diplomatico. Sebbene ne condivida la prospettiva, l'Italia - è la posizione dell'esecutivo - è contraria a riconoscere oggi la Palestina perché non vi sono le condizioni. Vorrebbe dire fare un regalo ad Hamas, ha detto Tajani qualche giorno fa in Senato, spiegando che l'Italia sosterrà invece gli sforzi diplomatici e l'avvio di un percorso per una soluzione condivisa da tutte le parti campo. Solo così si potrà arrivare ai due stati, è la convinzione.
Una scelta - in scia con la posizione assunta da Washington e di prudenza verso Israele - che in ogni caso segnala il distacco da altre cancellerie europee, ma che può contare sulla sponda del governo tedesco, con cui negli ultimi giorni Palazzo Chigi ha tenuto i contatti. Nel governo si interrogano tuttavia sulle prossime mosse, consapevoli degli umori di una parte significativa dell'opinione pubblica italiana e dei sondaggi. E anche degli scioperi e delle manifestazioni di oggi.
Meloni non dovrebbe partecipare questa sera alla consueta cena offerta da Donald Trump a capi di stato e di governo (anche l'anno scorso la premier aveva evitato, preferendo una pizza con la figlia Ginevra), e fare rientro entro 48 ore a Roma, dove tiene banco anche la politica interna (le opposizioni chiedono a Meloni di presentarsi in Aula per chiarire la posizione sul medio oriente) e il primo degli appuntamenti elettorali delle regionali, le Marche, dove si voterà domenica.
