A palazzo Madama
Tajani in Senato: "Favorevoli a sanzioni contro ministri israeliani"
Il ministro degli Esteri risponde alle domande delle opposizioni su Israele e medio oriente
"Quello che sta avvenendo a Gaza è una tragedia inaccettabile e questa carneficina deve finire subito", dice Antonio Tajani in Senato. Il ministro degli Esteri risponde alle domande dell'opposizione. "Condanniamo le frasi come quelle pronunciate dal ministro israeliano Smotrich, che ha definito la Striscia una miniera d'oro immobiliare", aggiunge riferendosi a quanto detto ieri dall'esponente del governo di Benjamin Netanyahu.
Il vicepremier ha quindi aggiunto: "Continuiamo a sostenere con convinzione ogni nuova misura contro Hamas, siamo favorevoli ad adottare nuove ulteriori sanzioni nei confronti di coloni violenti, ne abbiamo già inflitte ai coloni israeliani, e siamo favorevoli ad adottare nuove sanzioni ai ministri che hanno assunto posizioni inaccettabili tanto su Gaza quanto sulla Cisgiordania".
Valuteremo, ha proseguito Tajani, "nuove sanzioni commerciali a patto che non abbiano ricadute negative sui cittadini israeliani. Siamo per i due popoli e due stati. Il governo italiano lavora senza sosta per il cessate il fuoco e la liberazione degli ostaggi. Siamo in prima linea sulle azioni umanitarie". E ancora: "Continueremo a compiere ogni sforzo per alleviare le sofferenze del popolo palestinese e per raggiungere la pace. Stiamo organizzando l'uscita di ulteriori bambini bisognosi di cure sanitarie che nelle prossime settimane saranno portati in Italia con un volo dell'aeronautica militare. Stiamo lavorando anche per studenti e ricercatori che attraverso borse di studio sono iscritti a università italiane e sul ricongiungimento dei nuclei familiari che abbiamo accolto in questi mesi. Il nostro obiettivo è politico: arrivare a due Stati che convivano in pace e sicurezza".
A oggi, ha spiegato tuttavia Tajani, non ci sono le condizioni per riconoscere lo stato di Palestina: "Gaza e Cisgiordania sono territori divisi, con Hamas che controlla la Striscia, facendosi scudo in maniera vergognosa della popolazione. Di fronte a tutto questo, il dibattito sul riconoscimento serve solo ad agitare bandiere di comodo, e a lavarsi la coscienza". L'Italia seguirà una strada diversa. "Già lunedì, a New York, approveremo, il documento internazionale per la creazione dello Stato Palestinese, a cui, come sapete abbiamo dato un contributo significativo. Sarà la nostra priorità, e abbiamo in agenda già vari incontri con i principali partner europei e arabi su questo tema cruciale".
Il punto della questione, ha chiarito ancora Tajani, è l'impossibilità di riconoscere Hamas come interlocutore: "Chi si nasconde dietro i civili commette un crimine orrendo, uguale a quelli dei soldati israeliani".
Il vicepremier ha poi espresso la disponibilità dell'Italia a partecipare a una missione di pace, a guida araba, in medio oriente.
Tajani ha negato che l'Italia stia mandando armi o munizioni a Israele. E al M5s, chiedeva spiegazioni sulla presenza di cittadini israeliani, il vicepremier ha risposto: "Non esistono specifici accordi circa la presenza di cittadini israeliani in Italia". "Il Governo è intervenuto per rafforzare i dispositivi di vigilanza e prevenzione a tutela delle comunità ebraiche. Inclusi naturalmente i cittadini israeliani giunti negli scorsi mesi nel nostro paese per turismo", ha aggiunto, sottolineando poi che "non c'è alcuna incompatibilità tra la doverosa tutela di cittadini israeliani in territorio italiano e l'impegno politico e umanitario del governo a favore del popolo palestinese. È dovere di uno Stato democratico garantire protezione a chiunque rischi di subire violenza sul proprio territorio, predisponendo misure adeguate per l'ordine e la sicurezza pubblica".



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