l'informativa a Palazzo Madama
Tajani: "L'attacco russo in Polonia è un'offesa alla Nato"
L'intervento del ministro degli Esteri in Senato: "Non è all'ordine del giorno l'ipotesi di inviare militari italiani in Ucraina". Sul medio oriente: "Quello che accade nella striscia di Gaza è sempre più inaccettabili. Pronti a valutare sanzioni a Israele"
Tra medio oriente, guerra in Ucraina e dazi. Il ministro Antonio Tajani parla in Senato per l'informativa sulla politica estera. Dice che l'attacco russo sul territorio polacco "è un offesa alla Nato". L'Italia, ha quindi assicurato, "è impegnata a garantire la sicurezza in Ucraina, ma non manderà soldati sul suolo ucraino". Mentre quello che sta facendo Israele a Gaza "è inaccettabile. Pronti a valutare sanzioni". "L'attacco di martedì e la violazione della sovranità di uno stato quale il Qatar, sono inaccettabili".
La crisi in medio oriente
"'La tragedia di Gaza continua a rappresentare una ferita aperta per tutta la comunità internazionale. Voglio essere chiaro: quello che accade nella striscia di Gaza è sempre più inaccettabile, siamo fermento contrari al piano israeliano di occupazione e al trasferimento forzato dei gazawi dalla Striscia. Hamas ha la responsabilità di aver scatenato tutto questo con un insensato atto di terrorismo, da tempo però le scelte di Netanyahu sono andate bene oltre la risposta proporzionata: questa carneficina deve finire subito", ha detto Tajani in Aula. Per questo, ha proseguito, "Siamo anche pronti a valutare, non appena verranno presentate in Consiglio, le ulteriori nuove proposte di sanzioni preannunciate dalla Presidente della Commissione Europea von der Leyen nel discorso di ieri a Strasburgo".
Il ministro ha spiegato che pur essendo favorevole alla soluzione dei due stati, in questo momento riconoscere la Palestina potrebbe essere controproducente. "Riconoscere uno stato senza creare prima le condizioni per la sua nascita – ha aggiunto – non produrrebbe alcun effetto, se non quello di allontanare la pace”. Poi ha messo in guardia sulle derive del dibattito pubblico: "Le legittime critiche nei confronti" delle azioni di Israele "non devono mai alimentare un nuovo antisemitismo in Italia e in Europa come quello che portò alla Shoah".
"Insieme alla Presidente del Consiglio - ha proseguito Tajani - abbiamo espresso la solidarietà del governo alle autorità qatarine. L'attacco di martedì e la violazione della sovranità di uno stato quale il Qatar, che non è parte del conflitto e che al contrario è da tempo impegnato insieme a Stati Uniti ed Egitto in una preziosa opera di mediazione, sono inaccettabili"
Quanto alla Global Sumud Flotilla, "seguimo da vicino la vicenda. Ai 58 cittadini italiani che partecipano all'iniziativa garantiremo, come abbiamo voluto assicurare insieme al presidente del Consiglio, assistenza diplomatica e consolare. Ho chiesto all'Unità di Crisi del ministero di restare in stretto contatto con la portavoce italiana della Flotilla. La nostra ambasciata a Tel Aviv è stata attivata e, su mia istruzione, ha sensibilizzato le autorità israeliane sul rispetto dei diritti di tutti i connazionali presenti, fra cui anche alcuni parlamentari".
La guerra in Ucraina
Tajani ha parlato anche della situazione in Ucraina, dopo che droni russi sono stati abbattuti sul territorio polacco. "L'attacco di ieri è un fatto gravissimo e inaccettabile, un'offesa alla sicurezza dell'intera area euroatlantica. L'Italia ha espresso immediatamente piena solidarietà alla Polonia ribadendo il suo impegno per la difesa della sovranità e dell'integrità territoriale", ha affermato citando anche l'aereo radar italiano che fa parte del dispositivo di sicurezza alleato sotto il controllo Nato. "Queste iniziative russe sono in palese contraddizione con il percorso che sembrava avviato con il Vertice in Alaska", ha aggiunto.
E ancora: "L'obiettivo è quello di garantire, tutti insieme, la sicurezza dell'Ucraina una volta raggiunta la pace. È proprio in questo spirito che il governo italiano ha messo sul tavolo un meccanismo di sicurezza basato sul mutuo soccorso, modello art. 5 del Trattato Nato. È una proposta che il Presidente Trump ha ripreso nei suoi colloqui di agosto ai quali ha partecipato il presidente del consiglio Meloni. E che ha raccolto importanti consensi anche tra altri nostri partner". L'Italia farà la sua parte, ha assicurato il ministro. Ma ''per il governo non è all'ordine del giorno l'ipotesi di inviare militari italiani in Ucraina. Sono invece al vaglio ipotesi di monitoraggio e formazione di militari al di fuori dei confini ucraini, solo una volta raggiunta la cessazione delle ostilità".
Tra Dazi e Mercosur
Infine, sui dazi: “In questi mesi il governo è stato determinante nel sostenere una posizione europea costruttiva per evitare una guerra commerciale con gli Stati Uniti che avrebbe provocato gravi danni alle nostre imprese. L'intesa raggiunta garantisce stabilità, elemento fondamentale per il nostro sistema produttivo e lascia aperta la prospettiva di ottenere una serie di ulteriori esenzioni a favore di alcuni settori strategici del nostro comparto industriale e agroalimentare".
Mentre, a proposito del Mercosur – l'accordo con il Sudamerica per cui l'Ue ha avviato la procedura di ratifica: “"E' il più grande mai negoziato dall’Unione Europea. Un passo in avanti molto concreto nei rapporti tra l’Europa e l’America Latina. Continueremo a vigilare sulle misure a sostegno dell’agricoltura da cui dipenderà la nostra adesione finale. Sono e voglio essere ottimista. Mi riferisco in particolare al rispetto del principio di reciprocità degli standard produttivi”