
Ansa
Verso le regionali
Nelle Marche (per Ricci) Conte non si fa vedere. Ma il M5s: “Arriverà presto”
L'ex premier finora si è tenuto lontano dal candidato dem (coinvolto in un'inchiesta su presunti affidi illeciti) sostenuto dal M5s. I suoi però assicurano: "Stiamo definendo l'agenda". Meloni e gli altri leader di centrodestra saranno insieme ad Ancona il 17 settembre
C’è una foto che ancora manca nell’album elettorale di Matteo Ricci: quella con Giuseppe Conte. Nelle ultime settimane il leader del M5s e alleato – non senza difficoltà – nelle Marche non si è fatto vedere. Ma “arriverà”, dicono dal territorio, quando manca poco meno un mese alle elezioni. Un testa a testa dal sapore nazionale, le Marche come lo Ohio è il refrain giornalistico e non solo, che potrebbe avere ricadute sulle altre contese d’autunno.
La destra, complici i timori e qualche dubbio iniziale su Francesco Acquaroli, fedelissimo di Giorgia Meloni, ha fatto all in. Il 17 settembre sullo stesso palco, ad Ancona, torneranno i leader nazionali per dare l’ultimo slancio alla campagna elettorale, secondo un modello già testato. Oltre alla premier, ecco quindi Matteo Salvini, Antonio Tajani e Maurizio Lupi. Non è la prima iniziativa unitaria del centrodestra da queste parti, il 4 agosto Meloni aveva annunciato l’estensione della Zes – zona economica speciale –, ulteriore segno di attenzione per un territorio in cui da mesi si avvicendano ministri ed esponenti di primo piano della destra.
Nel centrosinistra invece si va in ordine sparso. Elly Schlein nelle Marche si fa vedere spesso: ieri era in tour tra Ancona, Fabriano e Potenza Picena. Sempre ieri a Pesaro è arrivato Angelo Bonelli, che a inizio agosto aveva presentato le liste di Avs per la regione insieme all’altro leader Nicola Fratoianni e allo stesso Ricci. Due giorni fa, altro click, era toccato a Matteo Renzi (ri)passare dalla regione adriatica per un’iniziativa su imprese ed economia. Il 28 agosto aveva dialogato con il candidato dem alla Festa dell’Unità di Pesaro.
E Conte? Per ora è stato sfuggente. E in buona sostanza i titoli che lo associano alle Marche sono fermi a fine luglio, quando convocò una conferenza stampa nella sede del Movimento per dire che “non ci sono ragioni per chiedere un passo indietro a Ricci. Non basta un avviso di garanzia”. Un cambio di passo in via di Campo Marzio. Erano i giorni in cui l’ex sindaco di Pesaro veniva interrogato per l’inchiesta sui presunti affidi illeciti da parte della sua amministrazione a due associazioni del territorio per la realizzazione di alcune opere. Ricci rispose ai pm e poco dopo il fu Avvocato del popolo, un po’ in versione gup, confermò il supporto pentastellato al campo largo marchigiano. Chiese l’adozione di un protocollo di legalità, ammettendo l’insofferenza di una parte della base M5s (e di qualche parlamentare) per il sostegno ad alcuni esponenti del Pd. Anche di qui passa forse la timidezza mostrata fin qui da Conte, Ricci non è esattamente il suo candidato e per il momento non si spende troppo, affidando la campagna elettorale agli esponenti M5s – invece molto attivi sul territorio a partire dalla consigliera regionale Marta Ruggeri. Nel frattempo Conte ha incassato le candidature di Pasquale Tridico in Calabria e Roberto Fico in Campania, mentre in Toscana ha imposto a Eugenio Giani una serie di condizioni prima di annunciare il sostegno. Questa sera inoltre l’ex premier M5s sarà al Monk a Roma, per la festa nazionale di Avs, in compagnia di Bonelli, Fratoianni e Schlein. Il 13 settembre sarà poi a Reggio Emilia per la Festa dell’unità nazionale, mentre a giorni (forse già domani) Conte potrebbe fare anche un passaggio in Campania per lanciare la corsa del suo Fico.
E nelle Marche, il leader M5s ancora non si è fatto vedere? “Conte arriverà presto. Quando? Stiamo definendo in queste ore l’agenda”, assicura il deputato Giorgio Fede, tra i referenti locali del M5s. La scatto con Ricci e l’ex premier insomma alla fine dovrebbe esserci, mentre non è detto che ci sia quello con tutti i leader nazionali. “Certamente faremo un’iniziativa per chiudere la campagna elettorale a ridosso del 26 settembre. Ci saranno inoltre gli eventi delle singole liste, ciascuno di noi si sta organizzando. Se poi tutto questo si strutturerà in un evento unico, lo dobbiamo ancora stabilire. Non è facile – conclude Fede – incastrare le agende delle varie forze politiche, considerando anche che la Marche non sono l’unica regione al voto”. In zona Pd confermano: non si sa ancora se ad Ancona o proprio a Pesaro (la città del candidato progressista) i leader del centrosinistra riusciranno a farsi vedere insieme. Ma come insegna l’esperienza di Andrea Orlando in Liguria (per la sua chiusura a Genova c’erano tutti) non è detto che sia un vantaggio.