Roma, marzo 2025. Carlo Calenda a una manifestazione a sostegno dell’Europa e dell’Ucraina indetta da Azione (LaPresse)

tutti a kyiv

Calenda: “Schlein venga in Ucraina e dimostri che il Pd non ha abdicato anche ai valori della Resistenza”

Un gesto simbolico, ma soprattutto politico. E l’occasione, dice il segretario di Azione, per i leader del centrosinistra di dissipare ogni ambiguità accumulata negli ultimi due anni sulla guerra di aggressione russa. “A Conte non serve rivolgere l’invito, perché so già come la pensa”

“Sono assolutamente d’accordo, bisogna lavorare perché sia attribuito il premio Nobel a Zelensky. Ma non solo. Faccio una proposta chiara e diretta a Elly Schlein, Matteo Renzi, Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli: andiamo tutti insieme in Ucraina”. Dice così Carlo Calenda, leader di Azione, parlando con il Foglio.

  
L’occasione, dice, non è soltanto un viaggio, ma la possibilità di dissipare ogni ambiguità accumulata negli ultimi due anni sulla guerra di aggressione russa. “Siccome io ho comunque in programma ogni anno di tornare in Ucraina, allora dico ai leader del centrosinistra di venire anche loro. Di andarci tutti insieme. E in particolare mi rivolgo a Schlein. Perché così potrà far vedere e dimostrare che il Partito democratico non ha abdicato ai propri valori a un tale livello da disconoscere anche quelli della Resistenza. Che oggi è la resistenza di Kyiv”.

 
Un viaggio comune, un gesto simbolico, ma soprattutto politico. Perché, dice Calenda, la solidarietà non deve essere un atto astratto, ma un impegno visibile. “Per rendere tangibile una solidarietà che sia anche fisica, innegabile, fortissima”. Il messaggio è netto: la sfida a Putin e la difesa di Kyiv non sono soltanto una questione geopolitica, ma toccano la radice stessa dei valori democratici della sinistra italiana ed europea. Un banco di prova, avverte Calenda, che non può più essere eluso.

  
Nell’invito non manca però una distinzione. “A Giuseppe Conte non serve rivolgere l’invito, perché so già come la pensa”. E’ una puntualizzazione che suona come una provocazione: a differenza del Pd e di Elly Schlein, almeno Conte non è ambiguo.

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