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il caso

Il sindaco di Taranto Bitetti si è dimesso dopo le contestazioni sull'ex Ilva

"Motivi di inagibilità politica", ha detto il primo cittadino eletto con il centrosinistra.  Avrebbe ricevuto minacce dagli ambientalisti nel corso di un incontro con movimenti e cittadini sul futuro dell'acciaieria tarantina. Contestato anche il presidente Michele Emiliano

"Motivi di inagibilità politica". Piero Bitetti, il sindaco di Taranto, si è dimesso dopo le contestazioni ricevute durante un confronto sull'ex Ilva a cui hanno partecipato cittadini, comitati e attivisti.

L'incontro era stato organizzato in vista del Consiglio comunale monotematico convocato domani per discutere dell'accordo sulla decarbonizzazione proposto dal governo. Mentre il 31 luglio è in programma un vertice al Mimit. Bitetti, di centrosinistra ed eletto meno di due mesi fa, avrebbe subito minacce da parte degli attivisti. Secondo fonti locali gli ambientalisti avrebbero anche impedito al sindaco di lasciare Palazzo di città, sede dell'incontro. I movimenti hanno contestato anche il presidente pugliese Michele Emiliano. 


Nella lettera di dimissioni depositata all'Ufficio protocollo del comune il primo cittadino, a quanto si è appreso, denuncia una condizione di "inagibilità politica". Bitetti ha 20 giorni per revocare le sue dimissioni. 

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