L'iniziativa

Elly di lotta: snobba Orsini e lancia la pdl contro il part time involontario

Gianluca De Rosa

Dopo il salario minimo legale, la riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario e il congedo paritario, ecco la nuova la legge contro il part time involontario. E oggi la segretaria sarà al congresso della Cisl per cercare di far pace con il sindacato cattolico

Venerdì scorso, quando il presidente di Confindustria Emanuele Orsini ha fatto il suo ingresso negli studios sulla Tiburtina  per partecipare al forum sull’industria organizzato dall’ex ministro del Pd Andrea Orlando, Elly Schlein se n’era già andata da oltre un’ora. Questione di agenda, spiegavano dal suo staff. E non c’è motivo di dubitarne. Così come è altrettanto certo un altro punto: la segretaria del Pd tiene moltissimo a mantenere un profilo barricadero. Elly di lotta, più che di governo. Sempre pronta a scegliere tra capitale e lavoro, tra padroni e dipendenti, questi ultimi. E poco importa se a qualcuno certe distinzioni suonino un po’ retrò. Anche per questo  ieri Schlein ha lanciato una nuova proposta di legge del Pd destinata a rimanere carta straccia, ma buona per offrire una certa atmosfera. Dopo il salario minimo legale, la riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario e il congedo paritario, ecco la nuova la legge contro il part time involontario che, ha tuonato la segretaria: “condanna milioni di donne a una condizione di lavoro povero, dalla quale non riescono a uscire”.

Nel frattempo, anche per silenziare qualche mugugno interno, oggi Schlein sarà al congresso della Cisl. Il tentativo di sanare una frattura che silensiosamente si è consumata negli scorsi mesi con il sindacato cattolico e che consente anche a Schlein di  dare un segnale a chi, nel partito, accusa il Nazareno di un’eccessiva sudditanza nei confronti di Maruzio Landini e della  Cgil. La nuova segretaria della Cisl, Daniela Fumarola, è stata tra coloro che la scorsa settimana hanno detto no al forum sull’industria promosso da Orlando. Tra il Pd e la Cisl, infatti, si è consumata da tempo una frattura. A sancirla è stata soprattutto l’astensione del partito di Schlein sulla legge per la partecipazione dei lavoratori alla vita delle imprese. Una scelta che ha fatto emergere in modo palese la distanza rispetto all’impegno totale che il Nazareno ha invece dedicato ai referendum promossi dalla Cgil. Non a caso, proprio per queste ragioni, nei mesi scorsi l’ex segretaria generale Anna Maria Furlan ha lasciato il gruppo dem al Senato per passare a Italia Viva.