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Saverio ma giusto

Nordio deve aver bevuto qualcosa di pessimo

Saverio Raimondo

Forse è per colpa di uno Spritz fatto male (berne uno buono non è facile) che il ministro della Giutizia ha invitato le donne vittime di aggressioni a rifugiarsi in chiesa o in farmacia. Quand'è che ci si rivolge alla polizia? Per la Rinazina? 

Non è facile bere un buono Spritz. In Veneto forse sì, a Padova soprattutto, dove vengono via anche per pochi euro; ma in giro, anche a Roma o Milano, lo Spritz è quasi sempre imbevibile. In primis, perché non è facile trovare un buon prosecco, anzi la maggior parte fa letteralmente schifo. Uno dei pochi trucchi che ho imparato in anni da bon vivant è come riconoscere se il prosecco è buono, e cioè se al naso si sente spiccata la pera: provate per credere, sarà molto difficile soddisfare questo requisito, e ammesso che ci riusciate, a quel punto tanto vale bersi il prosecco così com’è senza miscelarlo con altro, ma questo è un altro discorso. Secondo, la scelta del bitter – al netto dei gusti personali – non è meno importante, perché deve dare una decisa nota amaricante, altrimenti il drink è troppo sbilanciato sul dolce; terzo, come in ogni cocktail la diluizione è tutto, perché dà equilibrio e sostenibilità alla bevuta, ma spessissimo lo Spritz viene servito troppo abbondante e con troppo ghiaccio, finendo con l’annacquarsi e spingendo a prenderne un secondo e poi un terzo – sempre cattivi.

Probabilmente è proprio a un pessimo Spritz, che intossica l’organismo (con quel che ne consegue nel ragionamento e nell’eloquio), che si deve l’uscita particolarmente infelice del ministro della Giustizia Carlo Nordio, il quale l’altro giorno in Parlamento, nell’ammettere il fallimento dei braccialetti elettronici, ha invitato le donne vittime di aggressioni da parte di stalker a “rifugiarsi in chiesa o in farmacia”. Non è chiaro per quale effetto del concordato la Chiesa cattolica dovrebbe farsi carico di un compito dello stato italiano come quello di difendere la sicurezza e l’incolumità dei propri cittadini, ma forse si tratta di un articolo scritto in piccolo nei Patti Lateranensi, deve essermi sfuggito. Ma una cosa non capisco: se quando un cittadino è in pericolo deve andare in farmacia, quand’è invece che ci si rivolge a polizia e carabinieri? Per la Rinazina? Quando si ha bisogno di un blister di supposte? In tal caso, per sporgere una denuncia ci vuole la ricetta? O si possono fare anche degli esposti generici, “da banco”? Se mostro la tessera sanitaria posso scaricare? Ma cosa? Sono un po’ confuso. O forse lo è il ministro Nordio; il quale però, non essendo – al contrario di molti suoi colleghi di governo – uno “scappato di casa”, bensì uomo di merito, un “tecnico”, probabilmente ha detto questa sciocchezza degna del miglior Lollobrigida a causa di uno Spritz cattivo, forse bevuto di fretta, magari a stomaco vuoto. Quand’è così lo Spritz fa acidità e sale subito alla testa. Chissà, magari gliel’ha offerto proprio il collega Lollobrigida, alla buvette.

Oppure è stato un picco pressorio: quando il sangue non scorre bene nelle arterie fa di questi scherzi, se non peggio. Suggerisco pertanto al ministro Nordio di andare in farmacia a misurarsi la pressione. Ah no mi scusi, se tanto mi dà tanto, per misurare la pressione bisogna rivolgersi ai vigili urbani. I quali però si ostinano a lasciare multe sui parabrezza delle macchine parcheggiate male, quando invece – si sa – dovrebbe essere compito delle panetterie.