
L'intervista
Parla Gaetano Manfredi: "America's Cup grazie a Meloni. Mi ricandido sindaco di Napoli"
"L'America's Cup nel 2027 a Napoli porterà oltre un miliardo e mezzo di incassi. L'abuso d'ufficio è stato giusto abolirlo. Roberto Fico, può fare il candidato. De Luca di nuovo Salerno? Sarebbe bello. Premier, io? No". Intervista al sindaco di Napoli e presidente Anci
Sindaco Manfredi, da oggi il “mare bagna Napoli”? “La bagna e lo ha riconosciuto il mondo. A Meloni, Giorgetti, al ministro Abodi, che ci hanno sostenuto, dico grazie”. Vi siete aggiudicati l’America’s Cup 2027, ed è la prima volta che si disputa in Italia, a Napoli, la sua città, la prima volta che Meloni usa parole dolcissime per un sindaco e presidente Anci del Pd. E’ forse un altro miracolo di san Gennaro? “E’ la prova che è stato messo al centro l’interesse nazionale, è la prova che con la segretezza, pazienza, l’Italia vince”. Nel 2027 lei dove sarà? “Mi auguro ancora qui. Mi ricandiderò sindaco di Napoli”.
Sindaco, dicono a Napoli che Gaetano Manfredi ha “un mazzo come Porta Capuana”, che lei è un uomo fortunato, e che ora gli cade (dal cielo) pure l’America’s Cup, un evento globale. Ci vuole regalare uno dei suoi cornetti rossi? “E se invece di chiamarla fortuna si chiamasse lavoro? Sono uno che ha sempre lavorato, con fatica, professionalità. Con la fortuna non avremmo convinto Apple a investire a Napoli, non avremmo vinto la gara per ospitare l’America’s Cup, non avremmo risanato il debito”. In Campania per indicare il denaro si usa la parola “i renari”. Ebbene, quanti “renari”, denari, porterà questa Coppa? “A Barcellona ha avuto un impatto di un miliardo e a Napoli si stima possa essere di un miliardo e mezzo”. Nessuno sapeva della gara e che Napoli concorreva, tanto che la vittoria è stata annunciata dalla premier sorprendendo tutti. Lei e Meloni avete lavorato con il favore delle tenebre? “Abbiamo lavorato, governo e comune, con discrezione. La competizione è durata alcuni mesi e avevamo un obbligo di segretezza con il team neozelandese che organizza la regata. E’ un evento globale e concorrevano altre città, città come Atene. E’ un evento che mostrerà Napoli al mondo e consentirà di accelerare la riqualificazione di Bagnoli, dove i lavori stanno procedendo”.
Insomma, se sarà un altro Expo, come quello che ha rifatto grande Milano, sarà merito suo o di Meloni? “E’ il risultato di una leale collaborazione. La candidatura è del comune di Napoli, ma il sostegno economico lo avremo dal governo, dalla partecipata del Mef, Sport e Salute”. Non fa fatica a ringraziare Meloni? “Non faccio fatica perché ricambio il grazie che Meloni ha rivolto a Napoli, alla mia amministrazione”. Sta nascendo una nuova coppia? La coppia Meloni-Manfredi? “La risposta è più semplice. Ognuno ha le sue posizioni ma per l’Italia si è uniti”. Ci perdonerà, ma torniamo alla fortuna. Non è che come Giuseppe Sala, a Milano, anche lei si è trovato a raccogliere i risultati di chi l’ha preceduta? “L’unica cosa che ho trovato sa cosa sono? Cinque miliardi di debiti. Abbiamo azzerato il debito commerciale, ridotto il debito di un miliardo, e portato i tempi di pagamento dell’amministrazione da un anno a trenta giorni. Abbiamo rimesso in pareggio le partecipate. Abbiamo fatto questo”.
Lei ha mai parlato dell’abolizione del reato d'abuso d’ufficio? “Non ho problemi a parlarne”. Perché il Pd si è opposto? “Io dico che è stato giusto, e utile, abolirlo”. Il presidente lombardo, Attilio Fontana, al Foglio, ha dichiarato che l’abuso d’ufficio è stato un “reato servito solo a sputtanare”. Manfredi sta con Fontana? “Da presidente Anci penso che l’abolizione abbia portato serenità ai sindaci, penso che l’abuso d’ufficio sia stato definito in maniera labile, in un paese dove i processi purtroppo si fanno sui giornali. E’ stato un reato che, nella gran parte dei casi, è finito con assoluzioni. Essere d’accordo sull’abolizione non significa rinunciare alla legalità”. Una curiosità, è lei l’arcinemico di Vincenzo De Luca? “Non lo sono affatto e inoltre non ho mai litigato con lui. De Luca va ringraziato. E’ un politico di lungo corso, che è stato decenni sul campo”. Lo vuole sindaco di Salerno? “Gli auguro il meglio ma non c’è dubbio che vederlo ancora sindaco di Salerno sia un bene per Salerno”.
Lei cosa ne pensa di Roberto Fico possibile candidato al posto di De Luca? “Penso che abbia tutti i requisiti per fare il candidato, l’esperienza istituzionale e che ovviamente sarà la politica a scegliere la migliore figura per la Campania. Sulle regionali decide il tavolo nazionale e locale”. E’ vero che si sta lavorando su di lei come federatore del centrosinistra, come premier del campo largo? “Le annuncio che ho intenzione di ricandidarmi a sindaco di Napoli. Ho il privilegio di fare il presidente Anci, il sindaco, e voglio continuare, ovviamente se i napoletani lo vorranno, sempre confrontandomi con i cittadini”. Manfredi, andrà a votare al referendum su cittadinanza e Jobs act? “Andrò senza dubbio a votare”. E voterà per abolire il Jobs Act? “Sono dell’opinione che non si possa tornare indietro rispetto al Jobs Act”. Le riformulo la domanda: lei sta con i riformisti come Guerini o con chi vuole abolire la riforma? “Non sfuggo. Aspetto di conoscere dal mio partito come intenda riformare il lavoro, andare oltre il Jobs Act. Auspico una grande proposta. Lo dico. Voterò per l’abolizione del Jobs Act solo se il Pd presenterà una riforma vera. Non si torna indietro”. Sindaco, De Luca ha avvisato che “i ciucci non governeranno mai la Campania”. La segretaria Schlein è una “ciuccia”? “E’ una donna di grande passione e ammiro la sua forza, la determinazione che le ha permesso di imporsi, vincere le primarie del Pd”. Lei sa cantare? “Sono stonato”. Da domani si canterà Lì dove il mare luccica e tira forte il vento di Manfredi? “E però, io sono stonato”. Ma può fare il federatore. “E se invece vi offrissi una pizza a Napoli?”.