a palazzo chigi
Dagli insegnanti al lavoro, cosa ha approvato il Cdm. Meloni: "Incontreremo i sindacati"
Introdotto l'arresto in flagrante per i maggiorenni che aggrediscono il personale scolastico. Sul lavoro si studia un provvedimento per rafforzare la sicurezza, ma prima il governo vuole incontrare le parti sociali: convocate per l'8 maggio a Palazzo Chigi. La premier in un video: "Insieme all'Inail abbiamo reperito altri 650 milioni di euro"
Un consiglio dei ministri con il lavoro sullo sfondo, alla vigilia del 1 maggio. Nessun provvedimento sul tema è stato approvato, ma come ha spiegato la premier Giorgia Meloni in un video pubblicato al termine della riunione di governo: "Le risorse dedicate alla sicurezza sui posti di lavoro salgono a oltre un miliardo e 200 milioni di euro. Insieme all'Inail abbiamo reperito altri 650 milioni di euro per mettere in campo nuove misure concrete nella sicurezza sul lavoro. Vogliamo potenziare il sistema di incentivi e disincentivi per le imprese in base chiaramente alla loro condotta in materia di sicurezza con particolare attenzione al mondo agricolo", ha spiegato la premier, che ha prospettato un incontro con i sindacati a Palazzo Chigi l'8 maggio: "Vogliamo condividere queste misure con le parti sociali che convocheremo nei prossimi giorni a Palazzo Chigi per raccogliere anche i loro suggerimenti e rafforzare le misure che abbiamo previsto. Il nostro auspicio in questo primo maggio che anche i principali sindacati hanno dedicato alla sicurezza sul lavoro è quello che si possa dar vita a un'alleanza tra istituzioni, sindacati, associazioni datoriali per mettere la sicurezza sul lavoro in cima alle priorità dell'Italia".
Nel video la premier ha rivendicato i dati positivi sul livello di occupazione nel paese, augurando un buon primo maggio a tutti i lavoratori "che con orgoglio possiamo dire che non sono mai stati così tanti in Italia".
Come ha spiegato la ministra del lavoro Marina Elvira Calderone, il consiglio dei ministri di oggi non ha approvato nessun decreto riguardo la sicurezza sul lavoro preferendo aspettare l'incontro con i sindacati: "Il focus sarà sulla sicurezza sul lavoro – ha detto – e dunque sugli interventi a cui stiamo lavorando, oltre che su eventuali proposte. Non escludo che in futuro ci sia invece lo spazio per aprire altri momenti di confronto su altri temi". La ministra ha poi ricordato che "l'incidenza percentuale degli infortuni accertati è scesa, così come le denunce di infortunio durante il lavoro. Un tema su cui dobbiamo lavorare certamente è quello degli infortuni in itinere, ma il nostro paese riconosce e tutela a chi subisce un infortunio mentre va al lavoro, altri grandi paesi Ue invece questi dati non li censiscono né li sottopone a tutela". Sul tema è intervenuto ieri anche il capo dello stato, Sergio Mattarella, che ha esortato governo e parti sociali a rafforzare l'impegno per la sicurezza sul lavoro.
Sul tavolo del Consiglio dei ministri c'erano invece altri decreti: dalla ridefinizione del piano per intervenire sui danni causati in Emilia-Romagna, Toscana e Marche dalle alluvioni alle misure per la sicurezza dei docenti, fino alla ratifica di un accordo energetico con Germania e Svizzera.
Da oggi chi aggredisce il personale scolastico potrà essere arrestato in flagranza di reato. Come ha spiegato in conferenza stampa il ministro Giuseppe Valditara, il personale scolastico dopo quello sanitario "è il più toccato dalle aggressioni". A tutela del personale docente, dunque, "si modifica l'articolo 380 del codice penale, prevedendo l'arresto obbligatorio in flagranza di reato nelle ipotesi di lesioni personali a carico di docenti e dirigenti scolastici". Il ministro ha precisato che l'arresto in flagranza "non si estende ai minori", quindi non il provvedimento non coinvolge gli studenti sotto i 18 anni. Si modifica inoltre, ha aggiunto Valditara, "l'articolo 583 quater del codice penale, prevedendo un aggravamento delle pene per lesioni al personale scolastico e, in particolare, la pena per lesioni lievi passa dalla attuale (da 6 mesi a 3 anni) alla pena da 2 a 5 anni di reclusione". Un'altra misura approvata dal Cdm prevede che per frequentare "iniziative didattiche su temi sensibili come quello della sessualità" serva il consenso scritto dei genitori degli studenti.
Sul post alluvioni, il ministro per la protezione civile, Nello Mesumeci, ha detto che sarà estesa l'azione commissariale in Emilia Romagna, Marche e Toscana e riorganizzata la struttura di supporto al commissario. A supportare Fabrizio Curcio nel suo lavoro di ricostruzione dei territori colpiti, nel ruolo di subcommissari saranno da oggi i presidenti delle regioni interessate. Verrà poi definito un programma straordinario pluriennale "per la costruzione e la messa in sicurezza del territorio, che deve essere fatto dal commissario straordinario entro il 31 maggio 2026, con uno stanziamento di un miliardo di euro". Le risorse, ha detto il ministro, saranno distribuite in arco temporale di una decina di anni. Intanto, "sono disponibili 130 milioni entro il 2027: 30 milioni di euro per il 2026 e 100 milioni di euro per il 2027".
