unione europea
Draghi presenta a Bruxelles il rapporto sulla competitività e chiede riforme "senza precedenti"
L'ex premier incontra von der Leyen, gli ambasciatori e i parlamentari europei per illustrare i contenuti del suo lavoro. Il documento composto da cinque macro capitoli sarà pubblicato lunedì
Ci si aspettava sarebbe stato pronto ancor prima delle elezioni europee, ma alla fine il rapporto sulla competitività europea curato da Mario Draghi sarà presentato nelle prossime ore. Un primo giro di incontri informali si è tenuto in mattinata a Bruxelles con gli alti rappresentanti diplomatici degli stati membri dell'Unione europea. Nel pomeriggio si è proseguito con un incontro dedicato ai leader dei partiti eletti al Parlamento europeo.
Nelle due sessioni Draghi ha tratteggiato i contenuti del documento che verrà pubblicato lunedì prossimo. Ancora una volta l'ex premier italiano ha parlato della necessità di "riforme senza precedenti" per l'Ue, nelle quali siano coinvolti tutti gli attori del continente, esortandoli ad agire presto e con interventi di sistema.
Secondo quanto riporta l'Ansa, il rapporto anticipato ai 27 ambasciatori Ue si sviluppa in cinque macro-capitoli: produttività, riduzione delle dipendenze, clima, inclusione sociale e ricette per i singoli settori sulla base dei dieci principali dossier economici che riguardano l'Ue.
Durante l'incontro con i diplomatici europei, Draghi fatto riferimento alle sfide più importanti da affrontare sul campo della competitività: dalla mancanza di innovazione ai prezzi energetici elevati, dai gap tecnologici all'urgente bisogno di accelerare la digitalizzazione. Tra gli interventi anticipati, il rapporto include misure sulla neutralità tecnologica, una maggiore politica di coesione, modifiche alle regole sugli aiuti di Stato che assicurino un 'level playing field'. Dati i tempi stretti non c'è stato dibattito alla riunione del Coreper ma la presidenza ungherese ha sottolineato che, dopo la pubblicazione del testo, l'attuazione del rapporto Draghi sarà inserita nell'agenda e avrà un ruolo cruciale.
Sulle specifiche del rapporto erano già circolate delle bozze. Come quelle anticipate da Politico e che hanno riguardato una parte sostanziosa del documento, quella sulla Difesa europea. Anticipazioni che non hanno fatto particolarmente piacere all'ex premier, che avrebbe preferito non ci fossero fughe di notizie prima dell'incontro ufficiale con le delegazioni dei vari partiti.
Secondo l'ex presidente della Banca centrale europea, per guadagnare competitività nel campo della Difesa alcune soluzioni dovrebbero essere messe in campo: in primis l'istituzione di un'Autorità per l’industria della difesa a livello centrale, che operi per conto dei paesi dell’Ue. Ma anche l'introduzione di un principio di "preferenza europea", che agevoli le fusioni e renda le industrie della Difesa europee più competitive sui mercati internazionali. Misure che hanno trovato d'accordo, per esempio, il generale Vincenzo Camporini, ex capo di stato maggiore della Difesa, che al Foglio le ha definite "apprezzabili".
A ogni modo, anche se sulla generalità dei fronti i dettagli del rapporto sono rimasti inediti, Draghi si è più volte espresso sulla competitività e sulle ricette per rilanciarla a livello europeo. "Abbiamo bisogno di un'Unione europea che sia adatta al mondo di oggi e di domani. Perciò quello che propongo nella relazione che la presidente della Commissione mi ha chiesto di preparare è un cambiamento radicale. Questo è ciò che è necessario", aveva detto lo scorso aprile intervenendo nel corso della Conferenza di alto livello sul pilastro europeo dei diritti sociali a La Hulpe, in Belgio. In quell'occasione tenne un discorso tutto incentrato sulle "ricette" per risollevare l'economia europea. E chissà che non si ritrovio proprio quelle ricette nel rapporto che oggi i parlamentari europei si vedranno illustrare.
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