l'evento a Roma

Little Tony Tajani. Si scatena con i Ricchi e Poveri e a Salvini dice: “In Europa vieni con me e Giorgia. Molla Id”

Il redditometro? “Meloni non sapeva nulla”. Guidare la Commissione Ue? “Resto qui”. Alle europee? “Confido nel dieci per cento. Anche la sinistra dovrebbe votarci”. La super serata del leader di Forza Italia, che sarà costata come una puntata di Porro

Carmelo Caruso

Le canta a Salvini, a Le Pen e, se serve, ai matrimoni. La musica leggera ha una nuova voce, Little Tony Tajani, il ministro degli Esteri cantagiro: “Salvini, dovrebbe venire con noi, con Popolari e Conservatori, si sfili da Id”. Il redditometro? “Meloni non sapeva nulla”. Guidare la Commissione Ue? “Resto qui”. Presidente, quanto farai alle europee? “Confido nel dieci per cento. Anche la sinistra dovrebbe votare Forza Italia”. E’ un friccicore. E’ magnifico, come la figlia Flaminia, che ci presenta. C’è anche la signora Tajani. E’ questa la vera famiglia di governo. Little Tajani duetta con i Ricchi e Poveri mentre Betty Casellati si scatena e dice a Gasparri, tutto vero, “stringimi forte, stammi più vicino”. Dove siamo? Al Palasport di Roma, ed è primavera con “Tony Tajani ti amo”, ma anche “Mamma Maria!”. “Bis!!!”.


Berlusconi invitava Charles Aznavour, ma Little Tajani risponde con Angela, la brunetta dei Ricchi e Poveri, oltre a Serena Autieri che intona l’inno di Mameli, “Roma non far la stupida stasera”, e poi il “Il mondo che non si è fermato mai un momento”. Non si ferma neppure Little Tajani che bacia, bacia, bacia. Arriva Simona Agnes, la figlia di Biagio, e il Foglio chiede a Little Tajani: indicherete lei come prossimo presidente Rai? E lui, prodigo, infinito, generoso, “e perché no? Grazie, Simona”. Manuel Bortuzzo, il nuotatore esempio, è qui a spiegare la vita, spiegare cos’è, e vota pure lui Antonio. Lo intervista Safiria Leccese di Mediaset che Mauro Crippa, il potente, Oppenheimer, ha distaccato per il grande evento. E che evento! Gigi Marzullo, con la maglia da gondoliere, la cambia, non vede l’ora di ballare “vola, vola si sa”. Claudio Lotito spiega ai giornalisti che lui non si appisola, ma “si estranea”. Sembra Michelangelo Antonioni. Little Tony Tajani è commosso. Ha il cerone sul viso. Bello come il Cav. Dice che la musica è “patrimonio culturale che va da Battiato, Pavarotti, Il Volo,  Battisti”, anche se premette, “sono stonato come una campana”.

I fan di Little Tony Tajani indossano il gessato, il mocassino di cinghiale della Tuscia, come Alessandro Tagliano, 22 anni, assessore di FI, a Tolfa, 334 voti, perché “Antonio premia i giovani”. E’ un emozione e Antonio cresce piano, piano. Si presenta con il suo macchinone suv e si precipita ad accarezzare i figli di Paolo Emilio Russo, il deputato che era nel cuore di Berlusconi: “Salutate, lo zio Tonio”. Sono tremila posti circa. L’infaticabile Barelli ha distribuito la busta di tela con dentro l’acqua Rocchetta, la bandierina, ma c’è pure il venditore di bibite. Meglio del G7. Le donne lo vogliono, chiedono il selfie con Little Tajani. Cinzia Calabria, che dirige il movimento femminile di FI a Roma, sorride con gli occhioni a cuoricino, “è un caro amico. Ha già superato Salvini. Meloni verrà con noi, in Europa, con i popolari”. La grande questione è la defezione di Gigi D’Alessio che sarebbe in quota Fulvio Martusciello, circoscrizione sud e che non si è presentato, ma poco importa. Si capisce che quanto sta per accadere rimarrà nei libri di storia, non appena Betty Casellati, seduta accanto a Little T., muove il piedino. Di politica, per fortuna come anticipa Barelli, oggi se ne parla poco. Poi, Angela, la brunetta, sì, lei, dei Ricchi e Poveri, attacca: “Che te ne frega?”.

Gasparri che aveva la scaletta di Serena Bortone, non si sa come l’abbia avuta (“io sono Gasparri, le scalette non me le girano, io le scalette le faccio”) molleggia come Celentano. Little Tajani ha invitato pure papà Giornale, Alessandro Sallusti, che dedica “Sarà perché ti amo” a Patrizia Groppelli, la sua compagna, la sua pace, il suo sorriso. Lui, papà Giornale: “Come faccio a parlare dopo i Ricchi e Poveri?”. Imita Bersani, ricorda Silvio. Alessandra Mussolini appare con un cerchietto dadaista: al posto delle gemme, i suoi santini. Fuori c’è il banchetto dei passionari del Rio Grande. E il cuore di Little T. è grande: “Conto su di voi, c’è un partito vivo, guardiamo al futuro, siamo ottimisti, abbiamo il sole in tasca. Grazie anche a chi non condivide le nostre idee”. A fare due conti in tasca, tutta la serata sarà costata quanto l’intero budget di Quarta Repubblica di Nicola Porro, ma tanto, come raccontano i parlamentari, “le casse di FI sono solide”. E da oggi c’è pure Pino Cangemi, l’ultimo leghista scippato alla Lega. Diciamo a Little Tony Tajani che Salvini è molto infuriato con lui.  Ha detto  che è “sleale”, al che Tajani: “Pino Cangemi era di FI. Ricordalo. E’ tornato a casa”. Betty Casellati non smette, sembra la Carrà. Flaminia Tajani è fiera del babbo. Il Tajanometro fa dieci (per cento). Ai matrimoni, mai più senza Little Tajani.
 

Di più su questi argomenti:
  • Carmelo Caruso
  • Carmelo Caruso, giornalista a Palermo, Milano, Roma. Ha iniziato a La Repubblica. Oggi lavora al Foglio