(foto EPA)

il retroscena

AfD espulsa da Id. E i tedeschi accusano la Lega: "Asserviti a Le Pen"

Pietro Guastamacchia

A firmare l'espulsione di Alternative für Deutschland è stato il presidente di Identità e Democrazia, il leghista Zanni. La replica tedesca: "Ci hanno colpito cinicamente per far fare campagna elettorale a Le Pen"

In casa dei sovranisti europei volano gli stracci: AfD è fuori dal gruppo Identità e Democrazia, e i tedeschi se la prendono con La Lega “asservita” a Le Pen. Il leghista Marco Zanni, capogruppo di ID, ha firmato giovedì pomeriggio la decisione di espellere la delegazione AfD dopo un consiglio direttivo in videoconferenza convocato all’ultimo minuto per mettere un freno alla crisi che rischiava di far esplodere definitivamente il gruppo sovranista europeo. Non è bastata la lettera recapitata proprio a Zanni in mattinata da una parte della delegazione di AfD, una fronda di 8 eurodeputati che chiedeva l’espulsione solo di Maximilian Krah, l’autore delle controverse frasi sulle SS che hanno scatenato la rottura con Marine Le Pen e successivamente con Salvini. Ma Zanni e tutta ID hanno scelto la linea dura. “È un mezzo trucco,” spiegano dalla dirigenza Id al Foglio, “ci chiedono di buttare fuori Krah da Id ma poi se lo tengono nel partito e lo faranno anche rieleggere a eurodeputato? Si mettano d'accordo tra loro, l’AfD al momento è tossica e rischia di far esplodere il gruppo intero,” aggiungono.

Rabbia invece dagli autori della lettera. “Abbiamo fatto tutto il necessario per smarcarci da Krah ma la Lega si è appiattita sulla scelta di Le Pen, tanto ormai è lei che comanda dentro a Id”, confessano dal team di uno degli eurodeputati che ha siglato la lettera. “Ci sono stati degli errori da parte nostra ma ID ha scelto cinicamente di colpirci per far fare campagna elettorale a Le Pen, e la Lega si è prestata al suo gioco,” lamentano. Nel frattempo, abbandonata al suo destino l’AfD, in Id sono iniziate le grandi manovre per nuove alleanze e un possibile grande gruppo con l’altra anima della destra europea, i conservatori di Ecr. Il presidente di Id, il fiammingo Gerolf Annemans, conferma che “in questa fase si sono aperti contatti intensi tra tutte le componenti interessate a un possibile nuovo gruppo”. È troppo presto per parlare di veri negoziati “ma i contatti sono in corso”.

 

Il passo di Marine Le Pen intanto inquieta i popolari. Dalle scuderie del Ppe infatti confermano il distacco da entrambi, “Le Pen e AfD vogliono distruggere l'Ue, sono la stessa cosa,” ha spiegato la presidente della Commissione Ursula von der Leyen durante il dibattito organizzato all’Eurocamera per i candidati alla guida dell’Ue, dibattito da cui erano assenti i rappresentanti sia di Id che di Ecr.

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