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Dopo l'annuncio di Giorgetti

Gasparri (FI): "La stretta sul Superbonus? Qualche perplessità. Il provvedimento va migliorato"

Ruggiero Montenegro

"Condividiano le preoccupazioni sui conti pubblici ma su terzo settore e zone terremotate, lo chiedono anche gli amministratori FdI, bisognerà intervenire in Parlamento. Siamo fiduciosi". Il rapporto con la Lega, le europee e Pier Silvio Berlusconi. Intervista al capogruppo in Senato di Forza Italia

Senatore, ma che vi siete messi in testa? Volete rovinare la Pasqua al ministro Giorgetti? “Ma no, si figuri. Però abbiamo delle perplessità, ci sono alcuni dettagli che vanno verificati e migliorati in Parlamento. Bisognerà intervenire con metodo”. All’indomani della stretta sul Superbonus, le “misure urgente” annunciate dal ministero dell’Economia, Maurizio Gasparri rilancia – “fiducioso” – la linea di Forza Italia. Chiede di correggere alcuni aspetti. Quali? “I lavori iniziati regolarmente nel terzo settore e nelle zone terremotate rappresentano delle oggettive eccezioni, e vanno tutelati”, risponde al Foglio il capogruppo azzurro a Palazzo Madama. “Anche il senatore di Fratelli d’Italia Guido Castelli, che è commissario del governo per la ricostruzione nelle zone colpite dai terremoti, sta approfondendo. Chiederemo salvaguardie minime, come hanno già fatto altri amministratori di centrodestra, penso a Marco Marsilio, presidente dell’Abruzzo, e a Pierluigi Biondi, sindaco dell’Aquila. E poi c’è la parte relativa alle onlus, alle comunità antidroga e ai centri di accoglienza. Credo che su questi punti le preoccupazioni siano assolutamente fondate”.

 

Il quadro mostrato da Giorgetti tuttavia è impietoso, una voragine nella finanza pubblica che lascia davvero poco spazio di manovra. Non si rischia di sfasciare ulteriormente i conti? “Il ministro ha lanciato un allarme e noi siamo molto prudenti. Gli interventi che proporremo saranno circoscritti”. Si vedrà. Intanto con le vostre dichiarazioni rischiate di fare un favore al Movimento 5 stelle. “Non scherziamo. Giuseppe Conte dovrebbe essere messo sotto processo, i grillini  – dice l'ex ministro – rappresentano una delle pagine più scure della democrazia italiana”. E però sul Superbonus nessuno è esente da colpe, nemmeno voi. Perché non vi siete opposti in passato? “E’ stato complicato negare certi incentivi, dopo che qualcuno ha promesso il paese di Bengodi. E poi anche la Ragioneria di stato ha le sue responsabilità”, si difende lo storico esponente forzista. Gasparri, ci tiene a specificarlo, ce l’ha in particolare con la misura introdotta dal governo Conte II, non con i bonus in generale. “Siamo favorevoli al meccanismo degli incentivi, li abbiamo inventati noi. Anni fa Berlusconi ha creato un bonus simile ma al 50 per cento. In questo modo, a differenza del 110, si ha un abbattimento degli oneri ma si continua a stare attenti al prezzo finale e alle speculazioni”, continua il senatore, lasciando intendere che in futuro una soluzione di questo genere possa tornare d’attualità. D’altra parte Forza Italia è da sempre il partito della casa, mentre la campagna elettorale per le europee è ormai nel vivo.

Proprio ieri un sondaggio sul Corriere mostrava il sorpasso azzurro alla Lega. E’ questo l’obiettivo? “Non vogliamo fare competizione, vogliamo allargare – spiega Gasparri – Stiamo ribadendo la nostra natura di forza moderata e costruttiva, a garanzia di imprese e famiglie. E siamo anche garanti del risparmio. Si è fatta un po’ di demagogia sulla banche, perché sono antipatiche, ma anche questo vuol dire tutelare gli italiani”. Su quest’ultimo punto, sugli extraprofitti, va ricordato che a fare demagogia furono soprattutto FdI e Lega, gli alleati di governo. Vi ritroverete anche Bruxelles? “Non abbiamo pregiudizi, abbiamo un programma chiaro per l’Europa: riscrittura delle direttive green, dalla casa alla mobilità, e di quelle sull’agricoltura, oltre alla difesa europea. Puntiamo a rivedere le regole senza il condizionamento dei socialisti”.

Non sarà facile, considerato che Ursula von der Leyen, la spitzenkandidat dei popolari europei a cui appartiene FI, viene aspramente criticata da destra a sinistra. Salvini l’attacca ormai quotidianamente. Come si fa? “La Lega è compatibile con la nostra idea di maggioranza europea. Il problema, lo ha già detto Tajani, sono i loro alleati di estrema destra, come Afd. Deciderà il Carroccio cosa fare. Io dico solo che dobbiamo tenere la coalizione unita e aumentare i voti del centrodestra, andando oltre il nostro perimetro tradizionale. Poi le stagioni di gloria, lo abbiamo visto, vanno e vengono. Noi ne abbiamo avuta una molto lunga con Berlusconi”. A proposito, è vero che il figlio Pier Silvio sta studiando per entrare in politica? “Mi pare che al momento non abbia questa intenzione. E’ impegnato nella sfida di Mediaset, che ora deve proiettarsi in una dimensione internazionale e competere con le grandi piattaforme come Netflix e Amazon. Poi, il giorno che vorrà fare altro non dovrà certo chiedere il permesso a Gasparri”, conclude il capogruppo con un sorriso. “Noi facciamo il tifo per lui in ogni caso”.
 

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