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La visita

Meloni a Kyiv: "L'Italia c'è, firmeremo garanzie di sicurezza per l'Ucraina"

"Continuiamo a garantire il nostro sostegno, gli ucraini combattono anche per la nostra libertà. Non si può scambiare un'invasione con la pace", ha detto la premier. Con lei anche von der Leyen.  Oggi la riunione del G7 (ma senza Macron)

"L'Italia c'è, e questo penso che si veda a maggior ragione adesso come presidente del G7. Continuiamo a garantire il nostro sostegno all'Ucraina, oggi firmiamo anche le nostre garanzie di sicurezza perché riteniamo che in Ucraina si combatta anche per la nostra libertà e il nostro interesse nazionale".  Giorgia Meloni è arrivata a Kyiv questa mattina, in occasione del secondo anniversario dell'invasione russa dell'Ucraina. Con lei, la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, il presidente del Canada Justin Trudeau e il premier belga Alexander De Croo, e presidente di turno del Consiglio Ue.

Dalla capitale ucraina Meloni presiederà in videoconferenza la riunione del G7, ma senza il presidente francese Emmanuel Macron. sostiuito dal ministro degli Esteri, Stephane Sejourne. Motivi di agenda, fanno sapere dall'Eliseo.

 "Quello che è accaduto negli ultimi due anni, con focolai di crisi che si continuano a moltiplicare, è figlio di quella invasione", ha ricordato la presidente del Consiglio. "Quando saltano le regole del diritto internazionale si rischia di ritrovarsi in un mondo in cui chi è militarmente più forte invade il suo vicino. Non so se ci conviene un mondo del genere".

 

La premier, insieme alla delegazione europea, ha visitato l'aeroporto Antonov - Hostomel di Kyiv per la cerimonia di consegna di onorificenze ai difensori dell'aeroporto, Presente anche Volodymyr Zelensky:  "Il nostro destino dipende solo da noi, possiamo raggiungere il nostro obiettivo che è la pace, la follia russa non regnerà sulla nostra terra", sono state le parole del presidente ucraino.

"All'inizio si pensava a una guerra lampo e non lo è stata. Poi si pensava che la Russia avrebbe occupato metà del territorio ucraino e non è successo. Poi l'Ucraina ha liberato parte suoi territori", ha detto poi Meloni, ripercorrendo gli ultimi due anni. "Attenzione a non essere anche noi vittime di una propaganda che conosciamo abbastanza bene". 

"Il gioco è sempre lo stesso - ha aggiunto la presidente del Consiglio- non si può scambiare una invasione con la pace. Quello che si può fare è costruire un equilibrio che consenta a un certo punto di cercare un’altra soluzione”. 

Anche la presidente della Commissione europea ha rinnovato il sostegno a Kyiv. "L'Europa vi sosterrà finché necessario: ci saranno più munizioni, ci sarà più sostegno finanziario e più cooperazione tra le industrie della difesa di Ucraina ed Europa", ha assicurato von der Leyen, con una promessa: "L'Ucraina in pace farà parte dell’Europa" . Più tardi von der Leyen ha incontrato premier ucraino Denys Shmyhal. "Abbiamo parlato dei prossimi passi riguardo lo 'Strumento per l'Ucrainà da 50 miliardi di euro. Il primo pagamento da 4,5 miliardi di euro sarà a marzo", si legge in un post su X. 


Il bilaterale Meloni-Zelensky

Nel corso della giornata, Meloni ha avuto anche un incontro bilaterale con Zelensky. "L’incontro ha anche permesso di ribadire la centralità ucraina nell’agenda della presidenza italiana del G7 e di valorizzare l’assistenza italiana a 360 gradi in favore di Kyiv, a partire dalla ricostruzione e dalla cooperazione in materia di sicurezza. Al termine del colloquio, è stato firmato un Accordo di cooperazione in materia di sicurezza, come previsto dagli impegni assunti in ambito G7 in occasione del Vertice Nato di Vilnius del luglio 2023", si legge nella nota diffusa da Palazzo Chigi.

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