Le reazioni

"Delmastro è omertoso: venga in Aula". Opposizioni all'attacco dopo l'intervista di Pozzolo al Foglio

Simone Canettieri

Borghi (Iv): "Ora spiegherà in Parlamento". Il M5s: "Il sottosegretario non può scappare". Interviene Schlein: "Meglio le discussioni del Pd che un partito dove membri del governo e parlamentari litigano su chi ha sparato a Capodanno"

L'attenzione adesso si sposta sul sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro. L'intervista del Foglio al deputato Emanuele Pozzolo riapre il caso del veglione di Capodanno a Rosazza. Il parlamentare sospeso da Fratelli d'Italia dice che a sparare non è stato lui, ma il caposcorta di Delmastro Pablito Morello e che soprattutto il sottosegretario, fedelissimo di Giorgia Meloni, quando è partito il colpo non si trovava a trecento metri di distanza, ma nelle immediate vicinanze. Le parole di Pozzolo rilasciate a questo giornale stanno mandando in fibrillazione Fratelli d'Italia. La grana è nelle mani di Giovanni Donzelli, coordinatore nazionale del partito. Allo stesso tempo le opposizioni sono scatenate. 

 "Alla luce delle dichiarazioni clamorose rese oggi dall'onorevole Pozzolo al Foglio, nelle quali egli smentisce la versione resa nell'immediato dal sottosegretario Delmastro sui drammatici fatti di capodanno a Rosazza, e conferma i dubbi manifestati in aula dal senatore Renzi, il sottosegretario Delmastro ha il dovere giuridico, in quanto pubblico ufficiale, oltre che il vincolo etico in quanto rappresentante dei cittadini, di chiarire nella sede ufficiale la reale verità", dice in una nota Enrico Borghi, presidente del gruppo Italia Viva in Senato. "Chiediamo pertanto che Delmastro venga a riferire in Parlamento, e formalizzeremo nelle prossime ore la richiesta nel tentativo di fare luce su questa scabrosa vicenda. Il tempo del silenzio della Premier Meloni è scaduto, occorrono parole e prese di posizione chiare, se le istituzioni in questo Paese hanno ancora un valore", conclude Borghi.

Anche il M5s se la prende con il sottosegretario.  “L’intervista di Emanuele Pozzolo uscita stamani sul Foglio getta nuove, inquietanti ombre su quanto realmente accaduto la notte di Capodanno a Rosazza. Le affermazioni del deputato eletto con FdI smentiscono in maniera plateale la ricostruzione fornita dal sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro. Più passano i giorni e più la stessa vicenda sta assumendo contorni foschi. Delmastro deve riferire subito quello che sa senza alcuna omertà, deve contribuire ad accertare quanto prima la verità su ciò che è accaduto quella notte. Chi ricopre un ruolo pubblico ha il dovere, etico e morale, di dire la verità e assumersi le responsabilità connesse. Senza scappare”, spiegano in una nota le capogruppo del M5S nelle commissione Giustizia di Camera e Senato Valentina D’Orso e Ada Lopreiato.

Anche il Pd attacca. Dice la segretaria Elly Schlein: "Per fortuna che nel Partito democratico ci sono discussioni verso appuntamenti elettorali importanti. Penso a quell'altro partito dove oggi stanno litigando tra loro, membri del governo e parlamentari, perché non si capisce chi ha sparato con la pistola di un parlamentare ad una festa di Capodanno, mi tengo stretta il Partito democratico".

E il senatore Pd Walter Verini aggiunge sui social: "'Buttano me dalla torre per salvare altri'. Così il pistolero Pozzolo al Foglio. Che vuol dire? A chi allude? Perché Meloni non fa dimettere Delmastro? Perché questa storiaccia di questa destra è sempre più oscura?". 

"Oggi sul Foglio leggiamo dichiarazioni inquietanti di Pozzolo sui fatti di Capodanno: 'Buttano me dalla torre per salvare altri'. Un quadro torbido, da cui emergerebbe che la versione di Delmastro non sia del tutto realistica. Eppure il sottosegretario è ancora lì al suo posto, intoccabile, protetto da Meloni. Gli italiani meritano di sapere la verità su fatti così gravi. Basta coperture", si legge sulla pagina Facebook del Partito democratico

Più in generale la vicenda di Capodanno, in cui è rimasto ferito il genero del caposcorta di Delmastro, apre anche una riflessione sul personale che ha il compito di tutelare politici e rappresentanti del governo. Spiega la senatrice Raffaella Paita di Italia Viva: "Gli agenti e le agenti addetti alla scorta svolgono un ruolo preziosissimo per lo Stato e per la sicurezza delle istituzioni: a loro va tutto il nostro sostegno e ringraziamento. E proprio in ragione della delicatezza del compito che sono chiamati a svolgere, mi trovo molto d'accordo con la Fp Cgil Polizia Penitenziaria quando dice, in riferimento anche al caso del sottosegretario Delmastro, che le scorte dovrebbero essere composta da personale sempre altamente specializzato". Conclude Paita, coordinatrice nazionale di Italia Viva: "Mi associo pertanto alla richiesta del sindacato nei confronti del Ministro Nordio e del capo del Dap, Presidente Giovanni Russo, che chiede chiarezza sulla vicenda e sospensione del personale non qualificato per i servizi di scorta".  

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  • Simone Canettieri
  • Viterbese, 1982. Al Foglio da settembre 2020 come caposervizio. Otto anni al Messaggero (in cronaca e al politico). Prima ancora in Emilia Romagna come corrispondente (fra nascita del M5s e terremoto), a Firenze come redattore del Nuovo Corriere (alle prese tutte le mattine con cronaca nera e giudiziaria). Ha iniziato a Viterbo a 19 anni con il pattinaggio e il calcio minore, poi a 26 anni ha strappato la prima assunzione. Ha scritto per Oggi, Linkiesta, inserti di viaggi e gastronomia. Ha collaborato con RadioRai, ma anche con emittenti televisive e radiofoniche locali che non  pagavano mai. Premio Agnes 2020 per la carta stampata in Italia. Ha vinto anche il premio Guidarello 2023 per il giornalismo d'autore.